John Kerry, Segretario di stato americano si è prodigato, in questi giorni a spiegare le sue ragioni e quelle di Obama, in ordine all'intervento armato - sempre più vicino - contro la Siria.Ha rivendicato il suo impegno contro la guerra del Vietnam e come sia saldamente legato a quella esperienza pacifista.Sostiene che era contro la guerra in Vietnam " per coscienza" ed oggi è per la punizione di Assad, ed il suo uso delle armi chimiche, " per coscienza".Ora bisogna che la politica si decida.E che parli un linguaggio di verità.Oggi più che mai...poichè la pubblica opinione ha mezzi potentissimi per fare sentire le sue ragioni.E, dunque, bisognerà in primis eliminare gli equivoci e riconoscere che l'ONU - al di la delle sue lentezze - ha una autorità ben diversa e ben più importante di qualunque Stato e di qualunque rappresentante di uno Stato.E se noi tutti abbiamo affidato all'ONU la verifica sul campo di quanto è successo in Siria, dovremo necessariamente aspettare la conclusione di quella indagine...e non fare valere la legge del più forte...che contraddice la nascita dell'ONU .La coscienza, dunque, dovrà aspettare e rispettare quelle conclusioni, altrimenti è una scusa, una semplice scusa per nascondere la verità che il Papa ha sospettato:''Sempre rimane il dubbio, - ha detto, -
se questa guerra di qua o di là è davvero una guerra o è una guerra
commerciale per vendere queste armi, per incrementarne il commercio
illegale''. E, dunque, per coscienza...cominciamo a darci una calmata!
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