venerdì 27 settembre 2013

FINO A QUANDO?

"Fino a quando, o Catilina, abuserai della nostra pazienza?". Non scomoderò Cicerone nè invochero una riunione del Senato nel Tempio di Giove statore sul colle  Campidoglio.Sono tempi diversi  - è vero - ma la feccia contro la quale il Grande oratore si cimentò non è molto diversa da quella che siede nei rami del parlamento italiano e che in violazione di ogni giuramento cede le sue scelte ed il suo onore al vecchio satrapo di Arcore.E dunque cosa v'è ancora da discutere, o Letta nipote, con il capo dello Stato sul Colle Quirinale. Non ti accorgi  che, come  Catilina, il condannato presente e futuro, si appresta, arrogantemente,  all'attacco contro quel che rimane di una civile repubblica europea. Chi rimane a sentinella della Repubblica, oggi che di Ciceroni non se ne vedono circolare proprio?. Tra un ora  cosa si diranno Letta e Re Giorgio.Che il bandito li ha presi per il culo? che quel pupetto di Alfano è un uomo senza parola e senza patria ?...perchè non lo sapevano?...non sapevano chi sono i vari Gasparri, Brunetta( libera nos, 
Domine!)...di quali maitresses si nutre la politica della povera destra italiana, su quali tradimenti della legge  e dell'onore si fonda la ricchezza di Berlusconi,di quali interessi si nutrono le menti ed i cuori dei nominati  della premiata ditta?Avete poco da dirvi, cari miei...proprio poco.Avete da fare...piuttosto...e muovervi! Se ancora vi sentite di rappresentare quel popolo che avete giurato di servire.

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