Non vogliamo farcene una ragione e, dunque, continuiamo a correre dietro le farfalle. Ma è così, vogliamo o non vogliamo.Non mi ha stupito affatto che l'Amministratore delegato di Telecom Italia abbia dichiarato,oggi, di avere appreso del futuro della sua società dalle cronache giornalistiche.Lo ha ripetuto, in qualche modo anche Letta che ci ricorda che siamo in Europa e che la Telecom è una società privata.Due riflessioni: i governi non contano niente ed il capitale internazionale fa delle società quotate in borsa quello che vuole.E finiamola di frignare...di discettare di assetti strategici...di sovranità e quanto altro.Ognuno fa il suo mestiere ed il grande capitale guadagna anche quando il suo obbiettivo è solo la riduzione di perdite certe.Conveniva alle Generali. Conveniva a Mediobanca. L'hanno fatto. Cosa abbiamo da dire? Niente.Potevamo solo non consentire la privatizzazione senza controlli, quando quelle compagnie - la SIP, l'Alitalia etc - erano esclusiva ricchezza nazionale.Il resto sono parole in libertà, pura propaganda in un Paese sempre meno credibile....periferia di nuovi imperi.Forse dovremo riscoprire le cose che fanno l'italianità...ed è ben altro!
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