La Banca d'Italia ha pubblicato uno studio sulla ricchezza degli italiani.Le cose non vanno benissimo.Lo avevamo immaginato, grazie.Abbiamo saputo, in via generale, che il 10% della popolazione ha la proprietà del 50% della ricchezza totale ...Grandi diseguaglianze,dunque.Presi da una parte tutti i "poveri", essi hanno la proprietà del solo 10% dell'intero malloppo che costituisce la non indifferente ricchezza italiana.Sarà così ed anzi lo è certamente.Ma qualche consolazione dovevamo pur averla, dopo avere saputo che stiamo tornando indietro di vent'anni.Pare che la ricchezza delle famiglie italiane - stima al 2010 -in confronto del reddito disponibile non sia così male :otto volte il reddito disponibile, contro l'8,2 del
Regno Unito, l'8,1 della Francia, il 7,8 del Giappone, il 5,5 del Canada
e il 5,3 degli Stati Uniti.Ma anche con i debiti non siamo messi così male, poichè risultano pari al 71% del reddito disponibile (in Francia e
in Germania è di circa il 100%, negli Stati Uniti e in Giappone del
125%, in Canada del 150% e nel Regno Unito del 165%.Dunque non lamentiamoci troppo.Se male non comprendiamo, un americano ha qualche invidia da far valere nei confronti dell'italiano medio, a non parlare poi dei canadesi e dei sudditi di Sua Maestà britannica:loro sarebbero alla canna del gas.Però...niente male...e se mal comune è mezzo gaudio ..qui è un'altra cosa.La nostra capacità di indebitarci è ben più sostenibile di tanti invidiati vicini europei o degli abitanti di New York o Boston.Forse per questo l'Italia sta ancora in piedi.E' la nostra capacità di soffrire e di non fare il passo più lungo della gamba.Ma fino a quando....nel Paese pazzo che mette tutto insieme per continuare a decidere solo su privilegi e impunità ?...
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