giovedì 25 luglio 2013

RICORDI E RABBIA

L'amico Vittorio Savoia commenta  su fb (cartoline di Gioia Tauro) una bella foto del mercato settimanale di Gioia Tauro :  " Il mercato del lunedì, fino agli anni '60, si svolgeva nella piazza Duomo e nelle strade adiacenti. Era un grande mercato in quel periodo. Il mercato ma anche i negozi di via Roma erano frequentati, il lunedì, da persone provenienti da tutti i centri della Piana e dai centri che fanno capo a Nicotera. Ero ragazzino, mi ricordo che questo giorno era aspettato, con ansia, dai negozi di tessuti e filati di via Roma, come quello di mia madre e dei miei zii. Le maestre di "Telaio", provenienti da Delianuova, Limbadi, Nicotera, Oppido e da tanti altri centri interni, venivano a comprare il cotone per tessere (Dalle loro mani uscivano coperte bellissime). Ricordo ancora i numeri dei pacchi di cotone ( n. 24, n. 30, questi erano bianchi poi c'erano i pacchi di cotone colorati. Il cotone mia madre ed i miei zii lo compravano a Napoli, ricordo, anche la ditta (Jovine). Gioja, allora, era veramente l'emporio della Piana".
Ho fatto un tuffo nel passato ed ho commentato anch'io di getto, con passione, nostalgia e rabbia..Ve lo propongo: "Gioia era il CENTRO della Piana, il cuore pulsante di ogni attività commerciale.La ferrovia era la infrastruttura più importante, gli alberghi numerosi e per tutte le tasche:Non per niente un uomo lungimirante come Marzotto fece costruire il Jolly Hotel proprio a Gioia....e la storia è ancora lunga.....Poi, con l'arrivo dei lavori autostradali la delinquenza locale, ancora agricola, scoprì gli appalti pubblici, il facile guadagno, l'importanza delle amicizie politiche......l'integrazione sull'olio ha drogato il commercio di questo prodotto, le politiche comunitarie hanno messo in ginocchio la agrumicoltura.....da qui, cari amici, checchè la pensiate....è incominciato il declino...la subordinazione della città ,la mancanza di coraggio, la perdita del gusto dell'imprenditorialità, la svendita dell'originalità politica, il disinteresse delle persone perbene all'impegno diretto nella gestione della cosa pubblica."
Ma, come comprenderete, è solo l'inizio di un discorso che merita di essere approfondito....l'inizio di una analisi sulla eutanasia di una città.....che meritava e merita di meglio...che poteva fare e non ha fatto, che può fare e non fa.E  siamo tutti , vuoi o non vuoi, responsabili.

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