lunedì 15 luglio 2013

ORANGO


Ha fatto una carriera assolutamente invidiabile.Ora è vice presidente del Senato della Repubblica Italiana.E' stato ministro della Repubblica Italiana.Si vanta di avere voluto - ma i padri sono tanti - una  legge elettorale che ha definito "una porcata" e che quelli che non hanno voluto cambiarla chiamano gentilmente "porcellum".Un successo che deve ad un movimento che  si riunisce nelle radure lombarde con elmi e corna in testa per ricordare un non esaltante passato.La sua fortuna si chiama Bossi ed un linguaggio diretto quanto irresponsabile.Di moda in Italia, paese dei tanti analfabetismi istituzionali e no.
Quando gli abitanti delle mie parti vestivano la toga virile e passeggiavano, in discussioni che cambiavano il pensiero del mondo, nelle varie Accademie.....i poveri abitanti  del suo mondo stavano sugli alberi e con la clava in mano.Nessun confronto, ci mancherebbe....ma non posso non dimenticare  il pastore della Val d'Aosta che mi ricordava che  prima dell'arrivo  dei barbieri siciliani, dopo la seconda guerra mondiale, i valligiani tagliavano i capelli mettendo sulla testa una grande tazza e girandoci intorno con la "macchinetta".Curiosità antropologiche...forse.Ma che questo figuro, con la responsabilità di rappresentare l'Italia che gli viene da immeritate cariche...si metta a chiamare Orango una gentilissima e dolce signora, di splendida pelle nera e che con impegno svolge l'ingrato compito di Ministro in un Governo che non mi piace....bhè ..lo trovo inaccettabile ed insopportabile.Fino a quando dovremo tenerci queste vergogne? Quando Calderoli tornerà nelle foreste a riprendere il posto dal quale è scappato grazie a custodi  molto disattenti della democrazia?

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