lunedì 8 luglio 2013

LAMPEDUSA

Il Papa a LampedusaE' arrivato a Lampedusa.E' arrivato dai confini del mondo...da dove - emigrati - giunsero i suoi genitori  provenienti dal Piemonte.  Regione oggi ricchissima, allora  - evidentemente -  non per tutti.Ci voleva un figlio di emigrati per gridare lo scandalo dei venticinquemila uomini, donne bambini morti nel mare verso la Sicilia, verso l'Italia -  speranza di libertà dalla fame, dalla guerra, dall'odio.Forse prima non si poteva, forse non bisognava toccare gli egoismi leghisti, i mal di pancia di chi sopporta solo badanti e uomini di fatica,perchè fanno un  lavoro che tu non vuoi fare.Forse c'era bisogno di un Papa cristiano:pare che questo lo sia e chiama le cose con il loro nome:chiama fame la fame, vergogna la vergogna,banca la banca, ricchezza la ricchezza.E dovere umanitario la responsabilità di dire no.Certamente  nei prossimi giorni aumenteranno  a dismisura  gli arrivi dall'Africa.Se la prenderanno anche e sopratutto con Francesco.Tutti già a dimenticare che a pochi chilometri più a sud, questa mattina in Egitto, decine di uomini e donne sono stati massacrati dalle mitraglie dell'esercito che pretende di salvare una democrazia che non c'è.La ricchezza e la povertà, la pace e la guerra, il bisogno e lo spreco ci appartengono al di la di violabilissime frontiere.Dire che apparteniamo ad un unico mondo significa anche questo.Bisogna farsene una giusta ragione.

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