La Corte Costituzionale ci ricorda che i principi fondanti di questo
Stato non sono a disposizione dei padroni di turno.La vergogna dei
dictat di Marchionne è finita,con una netta sconfitta delle sue assurde
pretese, aiutate dalla irresponsabile ed interessata complicità di
sindacati che hanno abdicato al loro ruolo.Ha vinto la FIOM, ha vinto il
buon senso.Si pretendeva di non consentire alla FIOM CGIL di avere rappresentanze
aziendali all'interno della FIAT perchè aveva rifiutato di firmare il
contratto.Di nessun peso, secondo il puparo della Fiat, la circostanza che
proprio quel sindacato aveva la rappresentatività più alta tra i
lavoratori. Non firmi ? non esisti....Ci ha pensato la Corte costituzionale, Giudice delle Leggi : ha considerato e ritenuto illegittima una norma dello
Statuto dei lavoratori se letta nel senso voluto dal padroncino col
maglione blu.In sostanza sul luogo di lavoro - nella fabbrica in questo caso - la rappresentanza sindacale esprime il diritto del lavoratore di organizzarsi e di essere rappresentato....questo diritto esiste ed ha autonomia rispetto ad un contratto che registra solo un accordo tra un sindacato ed il datore di lavoro. La CGIL non aveva firmato il contratto ....e dunque non esisteva e non poteva esercitare i diritti di rappresentanza degli interessi dei lavoratori...assurdità che paga il prezzo solo ad un sindacato prono ed ubbidiente, pronto ad essere " normalizzato ". Bella sentenza. E buona, buonissima notizia per l'Italia migliore.I diritti non si
discutono.Si applicano...si difendono.....si possono e si devono
difendere.Una buona notizia davvero.
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