I cari vecchietti, visibilmente malandati, della sezione feriale della Corte Suprema hanno deciso.Hanno accolto la tesi del Procuratore Generale ed hanno confermato la sentenza di condanna di Silvio Berlusconi: in questo post lo chiamo con il suo nome e cognome.E' stato un imputato che si è difeso DAL processo e quasi ce l'aveva fatta.Quasi tutto prescritto...oramai rispondeva solo di due anni di frodi fiscali tra i tanti altri accertati....rispondeva solo di 7 milioni di euro - ma erano molti molti di più - sottratti alle tasche dei cittadini italiani che pretendeva di rappresentare ed ancora rappresenta per mandato popolare. Ha perduto NEL processo perchè il sistema - una volta tanto- ha retto alle sfide del tempo, del denaro, del potere, delle trappole degli avvocati, del lassismo dei giudici. L'interdizione dai pubblici uffici ci sarà ma sarà rideterminata dalla Corte territoriale di merito.Ma non ha alcuna influenza sulla condanna, che rimane di quattro anni e produce la immediata incandidabilità del condannato e la impossibilità di sedere sugli scranni della sovranità popolare.E' finita.Per lui è finita personalmente e politicamente, anche se la sua fine sarà certamente illuminata dai sinistri bagliori di chi alla sua ombra si è arricchito e certamente spingerà a posizioni eversive.Non penso gli convenga.Potrebbe - in attesa delle condanne che penso saranno pronunciate nei processi in corso - trovare uscite dignitose, perfino accettabili. Penso che dovrebbe dimettersi dal Senato, senza aspettare la dichiarazione di decadenza e la umiliazione della cacciata. Penso che gli convenga mantenere in piedi il Governo - da oggi ancor più indecente - per rivendicare a sè la funzione che mai ha avuto - e non potrà più avere - di statista pensoso degli interessi superiori della nazione: fare finta di agevolare comportamenti virtuosi, affidandosi alla detenzione domicilare o ai servizi sociali o consegnandosi - ultimo gesto da vittima sacrificale alla Giustizia per lui sempre ingiusta - alle patrie galere.Glielo permetteranno? Temo che la decisione non sia più nelle sue mani....i lupi sono tanti e l'avventurismo è tentazione che affollerà le teste ed i cuori degli orfani privati del mai meritato paradiso. Sono di parte, lo so.Lo sarò sempre...è un limite che non ho mai combattuto.Non gioisco perchè di una condanna non si gioisce.Ma stasera dire che la legge è uguale per tutti non mi sembra affatto una espressione senza senso.
giovedì 1 agosto 2013
C'ERA UNA VOLTA
I cari vecchietti, visibilmente malandati, della sezione feriale della Corte Suprema hanno deciso.Hanno accolto la tesi del Procuratore Generale ed hanno confermato la sentenza di condanna di Silvio Berlusconi: in questo post lo chiamo con il suo nome e cognome.E' stato un imputato che si è difeso DAL processo e quasi ce l'aveva fatta.Quasi tutto prescritto...oramai rispondeva solo di due anni di frodi fiscali tra i tanti altri accertati....rispondeva solo di 7 milioni di euro - ma erano molti molti di più - sottratti alle tasche dei cittadini italiani che pretendeva di rappresentare ed ancora rappresenta per mandato popolare. Ha perduto NEL processo perchè il sistema - una volta tanto- ha retto alle sfide del tempo, del denaro, del potere, delle trappole degli avvocati, del lassismo dei giudici. L'interdizione dai pubblici uffici ci sarà ma sarà rideterminata dalla Corte territoriale di merito.Ma non ha alcuna influenza sulla condanna, che rimane di quattro anni e produce la immediata incandidabilità del condannato e la impossibilità di sedere sugli scranni della sovranità popolare.E' finita.Per lui è finita personalmente e politicamente, anche se la sua fine sarà certamente illuminata dai sinistri bagliori di chi alla sua ombra si è arricchito e certamente spingerà a posizioni eversive.Non penso gli convenga.Potrebbe - in attesa delle condanne che penso saranno pronunciate nei processi in corso - trovare uscite dignitose, perfino accettabili. Penso che dovrebbe dimettersi dal Senato, senza aspettare la dichiarazione di decadenza e la umiliazione della cacciata. Penso che gli convenga mantenere in piedi il Governo - da oggi ancor più indecente - per rivendicare a sè la funzione che mai ha avuto - e non potrà più avere - di statista pensoso degli interessi superiori della nazione: fare finta di agevolare comportamenti virtuosi, affidandosi alla detenzione domicilare o ai servizi sociali o consegnandosi - ultimo gesto da vittima sacrificale alla Giustizia per lui sempre ingiusta - alle patrie galere.Glielo permetteranno? Temo che la decisione non sia più nelle sue mani....i lupi sono tanti e l'avventurismo è tentazione che affollerà le teste ed i cuori degli orfani privati del mai meritato paradiso. Sono di parte, lo so.Lo sarò sempre...è un limite che non ho mai combattuto.Non gioisco perchè di una condanna non si gioisce.Ma stasera dire che la legge è uguale per tutti non mi sembra affatto una espressione senza senso.
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