Sono molto contento che cominci un dibattito serrato sulla necessità del ricambio generazionale.Chi - come me - è padre e nonno avverte i doveri verso le nuove generazioni.Sono il futuro ma - penso - debbano essere soprattutto il presente.Guardo estasiato i miei nipoti che dialogano con estrema naturalezza con i vari Ipad o come si chiamano.Federico è già "grande"....tra poco sei anni.... ma Martina compirà due anni fra tre mesi.....eppure non c' è diavoleria elettronica che non riesca a capire o con la quale non sappia rapportarsi. Noi che siamo cresciuti con le aste sul quaderno ed i pallottolieri siamo la preistoria.Eppure in Italia pretendiamo di tenere le redini del mondo.Non è più possibile, dobbiamo renderci conto.Dovremo trovare il modo di lasciare ai ragazzi il posto che gli tocca.E loro dovranno aiutare noi a metterci da parte...con garbo e gentilezza...avremo ancora tanto da dire e da fare..occuparci delle cose trascurate , della poesia e della bellezza, della vivibilità delle città, della raccolta delle tradizioni e di mille storie.Mondi nuovi si apriranno se la "vecchia generazione" comprenderà queste necessità.Ed a Letta - il nipote(!!) - che crede per il 2014 nella svolta dei quarantenni...mi permetto di dire che è già l'ora dei ventenni.O no?
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