venerdì 28 giugno 2013

TERTIUM NON DATUR

"Abuso, dismisura, degrado." Questo ha detto oggi a Milano, in un'aula di Tribunale, Lele Mora....amico di Berlusconi, di Fede e compagnia cantando.Lo ha detto parlando delle famose cene eleganti del Gran Puparo.Dunque è vero quel che la sentenza dell'altro giorno ha stabilito condannando la Mummia d'Egitto a 7 anni? Mi passa per la mente - e non è solo un flash - uno dei principi fondamentali della logica aristotelica.Il Grande filosofo riteneva che una affermazione deve essere vera o falsa, senza mediazioni.Si sa che  alla base delle dimostrazioni logiche per assurdo dimostrare tra due  affermazioni contrarie la verità ( o la falsità) di una equivale a a dimostrare la verità o la falsità dell'altra.Ora, come stanno le cose? Da una parte gli ignobili Pubblici ministeri e gli odiatissimi giudici che dicono che Berlusca è un vecchio puttaniere che porta a mala strada  una minorenne puttana di suo, dall'altra c'è Berlusconi che parla solo di cene eleganti. Lele Mora - amico, compare, complice e sopratutto presentissimo testimone-  ci dice che c'era abuso, dismisura e degrado.E' la prova che tertium non datur  e che la storiella della nipote di Mubarak è solo un atto di concorrenza sleale verso le invenzioni del grande Totò.Basterà?

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