Ieri parlavamo del cortocircuito istituzionale COMUNI REGIONE STATO che ha messo in crisi, per evidenti incapacità incompetenza e corruzione, il sistema di approvvigionamento dell'acqua e la sua distribuzione in Calabria; l'altro ieri ci siamo soffermati sulla spazzatura che invade le strade e sulle proteste della Gente che non ne può più. Oggi c'è la notizia della dichiarazione di non potabilità dell'acqua proveniente dal bacino dell'Alaco e del sequestro degli impianti.. Tutto il "Vibonese" in ginocchio.Hanno trovato benzene nell'acqua e non si capisce da dove venga.Sequestri ,analisi, inchieste e 400.000 abitanti sotto la minaccia di avvelenamento.Una vergogna senza fine in questa Calabria ricca di risorse naturali e devastata dai predoni e pupari locali e nazionali.Campavamo oramai solo d'aria e d'acqua.Ci stanno rubando anche queste risorse.Clientelismi, mafie, politicanti indegni stanno soffocando una Regione, in nome di affari e interessi inconfessati ma del tutto chiari.Prima hanno rubato i beni pubblici ed ora provano anche ad avvelenarli, a farli arma di ricatti e di potere.Ci vuole poco a capire o a sospettare che ci sono affari in gioco e che ognuno schiera le pedine che ha sulla scacchiera del malaffare.Quando ci libereremo di questi avvoltoi?
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