sabato 23 febbraio 2013

SILENZIO ELETTORALE

Una strana calma.Inconsueta alla vigilia di un così determinante appuntamento elettorale.Evoluzione dei tempi? Ricordo le prime battaglie elettorali.L'importanza data ai "manifesti", l'organizzazione ferrea dell'attacchinaggio, fuori e dentro gli spazi elettorali.1975,denunciato e condannato a 5 giorni di arresto insieme a mio fratello Edoardo, Aldo Alessio, Salvino Moro, Franco Romeo per avere attaccato manifesti del PCI fuori dagli spazi elettorali.Condanna adeguatamente sventolata al merito.Cancellata - con incidente di esecuzione - pure quella ( cancellata non  riabilitata, inesistente insomma) quando quel reato è stato depenalizzato a volgare violazione amministrativa.Peccato?..certe situazioni hanno un certo fascino per i giovani...ma meglio così.Ed il Sabato, già a formare i seggi e mandare i rappresentanti di lista.Attenzione e vigilanza contro i brogli.La battaglia per ogni voto contestato.Esercizio collettivo e partecipato della democrazia.Riguardava tutti.Comunisti, democristiani, socialisti,missini...soprattutto.Imparavamo le regole per governare il Mondo, non c'è dubbio.Poi ognuno ha fatto la sua strada ma quelle esperienze hanno segnato tutti.Ora questo strano silenzio del Sabato, tra gli echi di Piazza San Giovanni invasa dai Grillini,che meritano assai di più di un Grillo, alla congiuntivite del Gran Puparo, che nulla pare abbia potuto con tre professori universitari e 16 medici,a Bersani alle prese col  giaguaro da smacchiare, a Monti a raccontarci meglio come il suo ex amico Berlusconi gli avesse lasciato, altro che storielle, un gran disastro.Non mi pare di avere intravisto Casini e Fini, che sono andati dietro le loro legittime aspettative di suicidio  oltre ogni ragionevole previsione.Non parliamo di Giannino.....gli si sono scoloriti i gilets...fissando la barba più rigogliosa di Ingroia che ha precisato - mica è fesso - che da Magistrato non si dimetterà.Il Pane è pane ed il futuro è incerto...Calma strana...ma penso, alla fin fine, che è segnale importante di un Paese che si ritrova coeso e fiducioso nei riti elettorali e che ad essi si inchina.Alla fine noi saremo quello che sceglieremo.

Nessun commento:

Posta un commento