Prove tecniche di ragionevolezza.Il dialogo a distanza - ma pur sempre dialogo - tra Bersani e Monti non mi ha sorpreso.Bersani - sarà simpatico o meno - è persona seria.Monti - sarà simpatico o meno - è persona seria.Misuro la serità dall'approccio ai problemi.Ciò significa che tendo a dare credito a chi tenta di parlare chiaro dando soluzioni o percorsi.E' per questo che in questi giorni vedo con apprensione e fastidio che il Gran puparo ,da abilissimo venditore di favole, tenti di condizionare ancora una volta le scelte degli italiani, purtroppo segnati nel DNA da credulità diffusa .I percorsi di Bersani o di Monti hanno fini precisi.Non coincidono. Anzi sono diversi.Li accomuna una visione "per" il governo, la decisa volontà di fare camminare questo Paese.Ricette, ripeto, differenti assai e riferimento a classi sociali certamente non coincidenti.Ma in comune guardano alla necessità di liberarsi da una stagione che di serio non ha avuto nulla, che ha provocato danni materiali e morali che ancora non sono pienamente quantificabili.Ed il fatto che il dialogo stia avvenendo con le urne in attesa degli italiani, mi conforta non poco.Almeno in questo il conto di bottega è stato accantonato, dal momento che in questo momento ognuno spinge solo per sè.Per questo dissento da Vendola.Chiariamo: l'ho sempre stimato e con lui perfino ho tenuto un bellissimo comizio alla Marina di Gioia Tauro tanti anni fa e non mi dispiace la sua Poesia della Politica.Ma, caro Nichi, il Paese non è solo quel 3 - 4 per cento che Sel prenderà se prenderà ( e mi dispiace ) alle elezioni.E' un problema ed un progetto ben più ampio, che bisogna trattare con consapevolezza delle cose che ora, in questo momento, si possono fare.E cominciare con i veti non è salutare per nessuno in questa Italia dove già quattro cazzate sparate in televisione dal Venditore rischiano di far tornare indietro una stagione di indignazione e di protesta che sembrava non avere piùostacoli.
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