Ciuf -ciuf. Le Calabro lucane.Ricordi del tempo che fu.Nacquero come ferrovie private, nell'Italia post risorgimentale e cambiarono il volto della Calabria.A Gioia Tauro furono fondamentali per la crescita del commercio e per togliere dall'isolament0 le fasce preapromontane.Era previsto il collegamento con la fascia jonica ma il progetto non si realizzò..Il collegamento con le Ferrovie dello Stato completò l'opportunità logistica ed il piazzale merci delle due stazioni pullulava di mezzi e di persone.Locande ed alberghi, possibilità di sviluppo ed un uomo lungimirante come Marzotto - signore delle lanerie italiane- a prevedere e realizzare il Jolly Hotel, per accogliere degnamente commercianti ed industriali che avevano nell'economia agricola della Piana il riferimento per i loro affari: olio, agrumi,legnami, carbone vegetale,radica di brughiera per le migliori pipe del mondo.Tutti si viaggiava in treno e le merci partivano ed arrivavano solo in treno.Nelle immagini vedete un trenino nel catanzarese ed un treno carico di studenti per Palmi, alla stazione di Melicuccà. Cartoline.Un groppo alla gola per avere vissuto passaggi di epoche. Ma Cartoline, oramai. Le linee ferroviarie delle Calabro-lucane sono sparite.E' la legge della domanda e dell'offerta e la necessità di far quadrare i conti.C'erano oramai più impiegati a non poter far niente che passeggeri in vettura .Per le merci ..più nulla da tanti anni..E poi le enormi spese per la necessaria manutenzione.Trasformarle in trenino alla disneyland? non c'era e non c'è mercato.Ma qualcuno non demorde.Invece di pensare a rivitalizzare quegli antichi percorsi in magnifiche piste ciclabili, che sarebbero la meraviglia d'Italia e centro di attrazione per tutte le stagioni in una prospettiva di sviluppo sostenibile, c'è chi si affanna a pensare a come disperdere le risorse italiane e calabresi buttandole nel pozzo senza fondo dello spreco.Leggiamo sui giornali di oggi che ben DUE MILIONI sarebbero stati stanziati per ripristinare la tratta Gioia Tauro - Palmi, che sarebbe utilizzata si e no da dieci persone al giorno.Con quei soldi dovrebbero ripristinare la tratta ferrata oramai in disuso e perfino controllare la stabilità del ponte sul Petrace.Perche?Quale logica in tutto questo? Chi ha già fatto i conti per le proprie tasche pianificando lo spreco del pubblico denaro? La stagione delle Calabro lucane su ferro è finita per sempre.PUNTO. I suoi caselli e le sue stazioni , oramai cadenti potrebbero diventare centri di sosta gestiti da ragazzi ed associazioni ( è un sogno ma.....).Vogliono spendere i soldi per nascondere la incapacità di investire bene in progetti credibili..Non vogliono fare rivivere le Calabro lucane ma solo rinverdire i loro conti in banca o rafforzare le loro clientele.Non facciamo finta di niente, diventeremmo complici.
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