sabato 2 marzo 2013

CALABRIA ED ALTRI RACCONTI

Calabria amara.Amara Calabria.Crocevia delle disperazioni, centro dei complotti.Le notizie dei poveri senzatetto bruciati vivi nella casa semidiroccata di Cosenza sono emblematiche dei nostri disastri, della difficoltà del nostro tempo di dare una risposta, anche di sola solidarietà o carità alle emergenze evidenti.Più facile girarsi dall'altra parte.Si fa  il callo su tutto, anche sul cuore.Tempi duri anche ad avere un cuore.
Ritorna a casa  Fabrizio Pioli. Ed è una pena infinita pensare a questa vita spezzata dai secoli di ignoranza e  prepotenza , duri a cedere anche  o solo ai diritti dei figli.
E poi c'è la Reggio Calabria dove apprendiamo De Gregorio concluse e siglò il patto scellerato di corrruzione con il Grande Puparo che dal 94 minaccia la democrazia italiana.Lo comprarono per i suoi debiti e la fine del Governo Prodi passò e si perfezionò con quegli acquisti - De Gregorio non fu lasciato solo -e con  le strumentali informazioni date a Mastella circa le  decisioni del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che imprigionò la moglie.
Altro che rispetto della democrazia.Logiche mafiose -pittosto - per piegare ai propri interessi i destini del Paese.A poco a poco risulta evidente  - perfino  ai riluttanti per definizione e professione -che una grande associazione a delinquere - passante attraverso i vari Lavitola, Tarantini e faccendieri vari - da anni gioca con le regole democratiche e le piega con determinazione e cinismo.E noi ancora con la bocca aperta ad aspettare l'Imu che ritorna o le spaparanzate di un  ricattatore barbuto, che ha in mano rappresentanti senza rappresentati.Che questo è il risultato , alla luce della più impietosa analisi del cittadino votante, dei meccanismi di raccolta del consenso, della partecipazione consapevole alle scelte.Finisce che si dispera di questo Paese.Finisce che devi puntare i piedi ed importi che resistere è importante: non  la scelta di un improbabile sponda del Piave ma semplicemente la difesa di uno spazio di libertà e di decenza.E di coscienza.

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