Il Puparo-pupo disonesto la comanda proprio.Prima di finire della stessa spada che ha riservato ai suoi avversari - e cioè il resto del mondo - se la gode a vedere i deputati e senatori cinquestellati rispondere a comando ed obbedire.Essendo figlio di una cultura satrapesca o comanda lui o nessuno.E quelli che nientemeno dovrebbero rappresentare la sovranità popolare , tutti lì a genuflettersi e a ringraziare per avere schivato i colpi della sua spada.Il perdono del padrone.Mi sovviene una delle più belle poesie dell'Antologia di Spoon River, che fu trascritta sulla lapide dell'Anarchico Pinelli ammazzato alla questura di Milano, dopo le bombe a Piazza Fontana .In quella poesia - ricordo a memoria - Edgard Lee Masters da voce ad un giornalista ammazzato per avere scritto parole di verità dopo l'assassinio degli Anarchici di Chicago.Aveva rappresentato la Giustizia - gli occhi bendati - che , brandiva con la sinistra la spada e menava fendenti a destra e manca colpendo indiscriminatamente.Quelli che riuscivano a sfuggire ai colpi deponevano una moneta nel piatto della bilancia che teneva con la mano destra. Ma - ad un certo punto - dalla folla impaurita ed oppressa - e mentre un uomo in toga sentenziava che la Giustizia non guarda in faccia nessuno - si fece avanti un giovane con il beretto rosso.Con mossa fulminea scattò in avanti e tolse la benda alla dea.Si vide che sotto la benda vi erano solo occhi marci e senza speranza.E concludeva "...Ma la folla vide perchè portava la benda". Il Puparo-pupo disonesto continua a dire la sua e ad imporla come verità.Vieta ogni comunicazione con i giornalisti che - incomprensibile! - continuano ad accorrere alle sue chiamate per sentire le sue offese,il disprezzo per la libertà di opinione e di stampa. Ma verrà il momento che qualcuno si ricordi del beretto rosso e della dignità e cominci a smascherare questo ladro di libertà, puparo e pupo dai molti incoffessabili fili?
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