Ventitre coltellate e Cesare finì.Erano le idi di Marzo e lì, in qualche modo definitivamente,finì anche la Repubblica Romana.Altre idi ci attendono? Il 15 si apre il Parlamento e mai è stato così nuovo e rinnovato.Moltissimi giovani , moltissime donne.Almeno su questo il cambiamento c'è, dovrebbe esserci. Ma per il resto l'incertezza regna sovrana ed è un peccato.E' incredibile pensare che questa massa di Giovani e di Donne non siano capaci di dire che ci sono e che non si torna indietro, che il Parlamento può essere finalmente un luogo di decisioni franche e forti, in sintonia con il Paese, il luogo di ascolto e di azione.Avranno questi Giovani e queste Donne il giusto coraggio - e la responsabilità - di parlare per"esser parlati" dal Paese? Saranno il nuovo che avanza? Mentre ancora riflettiamo sulla tempestiva decisione del Conclave, assisteremo anche noi alle fumate bianche di una nuova agenda politica e sociale? La speranza è un sentimento forte ma la ragione mi dice che sono troppi i congiurati pronti a chiudere i conti con la Repubblica rappresentativa.E, morto Cesare che di suo fece un bel disastro, la Repubblica non tornò...cominciarono le guerre personali e di potere e si finì con gli Imperatori posti sugli altari. Speriamo bene. Intanto a esortare non si fa peccato.Guardati ,o Repubblica, dalle idi di Marzo!
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