domenica 3 marzo 2013

LA FORZA E IL SILENZIO

Riflettevo stamani sugli esempi che in questi giorni ci vengono dai "vecchi".Papa Benedetto XVI, avanzato ottuagenario, ha lasciato una responsabilità ed una visibilità universali per ritirarsi nel silenzio.E non mettiamoci a girare intorno.Tutte le  motivazioni cadono davanti al fatto, alla sua scelta.
E' di ieri la notizia della morte,  avvenuta da giorni, del maestro Armando Trovajoli.Un grande vecchio di 95 anni che ha suonato e composto fino all'ultimo. Per sè e per regalare  agli altri la sua musica.Per una vita in silenzio, senza disturbare, senza apparire e soprattutto senza voler apparire.Personaggi diversi,responsabilità apparentemente non confrontabili ma lo stesso modo di guardare ai doveri verso se stessi e gli altri.Quanti sono i discorsi, le lettere, le riflessioni del teologo Ratzinger lette e fatte proprie da suo gigantesco predecessore? E quanti milioni di persone hanno cantato le immortali canzoni scritte sulla musica di Trovajioli senza conoscerne il volto? E' un modo di condividere la propria umanità, come avviene per i filosofi, gli artisti, i ricercatori, gli scienziati che impiegano una vita   e la sacrificano perchè un risultato diventi il giorno dopo patrimonio di tutti.In comune il silenzio su se stessi.Non è questo che avviene, di solito, nell'opera dei pupi dove i pupari si contendono la scena per fare vivere la breve vita dei burattini di carta e di stoffa.Non dispiace, in questa domenica di uno strano Marzo postelettorale, soffermarsi sugli operosi silenzi che fanno andare avanti il mondo.

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