sabato 12 gennaio 2013

ALTRO CHE TEATRINO


C'è poco da fare.La distanza tra il paese reale ed il raccontino politico è enorme.Anche ed ancor oggi che siamo in piena campagna elettorale, tutta protesa a fare i conti solo con quel 50% di elettorato che non  ne vuole  proprio  sapere.Ed un motivo ci sarà pure.V'è un pessimismo inscalfibile perchè legato ai conti in tasca.Il sondaggio Confersercenti- Swg sulle prospettive del 2013 è drammatico :"solo il 16%, la metà dello scorso anno, vede in arrivo un miglioramento per l’economia del Paese, mentre il restante 86% pensa che il 2013 non porterà alcuna evoluzione positiva, ma addirittura un ulteriore peggioramento".
 La salute dell’economia italiana è giudicata negativamente dall’87% del campione.Nel 2012  il 41% della popolazione ha avuto difficoltà ad arrivare a fine mese sia con i propri redditi che con quelli familiari. E se nel 2010 circa il 72% del campione riusciva a far fronte alle spese della famiglia per tutto il mese, quest’anno la percentuale cala bruscamente al 59%.La gente chiede alla politica risposte su queste domande, non sul colore degli occhi di Grillo, la bonomia di Bersani, la puparaggine trionfalmente patetica di Berlusconi.Non chiede più di confrontarsi sulle ideologie o sulle prospettive.Vuole sapere quel che oggi si potrà fare e si farà.E' difficile dare torto alla gente che ha visto frenare bruscamente uno stile di vita consolidato ed anche la collocazione nella scala sociale, che cari amici, c'è eccome e la discesa anche di un solo scalino comporta mortificazioni e pessimismi.E quando questi sentimenti, queste sensazioni non sono solo individuali ma  sociali, le strade pericolose dell'estremismo sono sempre aperte, l'intolleranza si affaccia, gli egoismi esplodono, salta la coesione sociale. Diventa facile  pensare alla Grecia  dove l'aumento stratosferico del prezzo del gasolio per riscaldamento ha riportato la gente ad usare la legna, a bruciare i vecchi inutili mobili,a soffocare nello smog Atene, già superinquinata di suo..Ma non solo: si affacciano i razzismi nazisti di Alba dorata, la caccia allo straniero,la protesta dura. Finì così anche la Repubblica di Weimar. Lo capiranno questo le forze politiche che si stanno azzannando pensando solo alle dorate poltrone dei palazzi?

Nessun commento:

Posta un commento