Doveva finire così.In questa Calabria della disperazione e della sciatteria inaccettabili non poteva finire che così.Gli scavi di Sibari sono ricoperti dalla melma.L'argine del fiume Crati non ha retto ed un immenso patrimonio storico è finito sott'acqua.Vergogna per tutti noi che non sappiamo proteggere le memorie del nostro passato che appartiene all'intera umanità.Eppure sono una ricchezza straordinaria, la concreta possibilità di sviluppo sostenibile per una grande e popolosa area geografica, esaltazione di quella Magna Grecia che a nord ed a sud costituisce un continuum unico ed irripetibile della storia del mondo.Ricchezza che non meritiamo e puniamo lasciandola alla furia di un fiumiciattolo che non si riesce a regimentare per le evenienze comunque prevedibili. Finiamola di lamentarci.Non cerchiamo giustificazioni.Ci sono comunque i responsabili tanto tecnici che politici.Possibile che non devono pagare? Qui l'etica della responsabilità non esiste proprio ? Avete sentito che qualcuno si sia dimesso? Tutto tace . Siamo in Calabria, punto e basta.E di questo disastro si deve far carico l'intera comunità nazionale e sentire sua questa ferita.Non c'è solo Pompei ad essere trascurata e non c'è motivo di confronto tra queste splendide ed incredibili testimonianze della nostra storia, trascurate e umiliate.Ma certo Sibari si trova in Calabria ed è figlia di un Dio minore.Ma a volte succede che anche sull'Olimpo scoppi la guerra e - fossi Zeus - non mi sentirei tanto al sicuro.
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