L'atmosfera è quella di Nuovo Cinema Paradiso.Quando si è sparsa la voce della demolizione di quello che fu il Lido Gerace di Gioia Tauro in tanti siamo andati a rendere l'ultimo saluto.Come si conviene per un vecchio amico che se ne va.Un amico oramai abbandonato da decenni, un rudere, ora solo punto di riferimento e di incontro di ombre stanche, alla ricerca di una dose....No.Non ha fatto una buona fine il nostro Lido Gerace....una costruzione modesta ma pur sempre il primo lido della costa di una Gioia Tauro che primeggiava in ricchezza.Fine anni 5O ed anni 60.Il primo incontro di una generazione con le mode giovanili, unificate dalla televisione; il mondo dello spettacolo a portata di mano con Rita Pavone - proprio lei - a far serate, e Mino Reitano, ed i "complessi " locali, in prima fila "I fedeli" con il grande Mollo.Le luci della sera diventavano fantastiche se si poteva andare a ballare lì, nella rotonda celeste che si affacciava sul mare.E la mattina, a fare la fila per i "mosconi" come chiamavamo i "pattìni "di legno affittati a tanto all'ora....ed i castelli e piramidi umane per farti vedere da chi sapevi che ti guardava da sotto l'ombrellone."Sapore di mare" povero, ma quella stessa aria che senti di respirare ancora vedendo per l'ennesima volta il film revival che ha fatto tanto successo.E le canzoni..ed il juke box..i dischi piccoli di vinile. Ed anche le prime differenze.....al Lido ci andava chi poteva o voleva pagare E la doccia potevi farla solo lì..Per ogni cosa il suo biglietto.....per l'ombrellone, per le graziose cabine di legno,bianche e celesti, con il ragioniere timidissimo e dagli spessi occhiali , catapultato al botteghino dalle più tranquille incombenze della prosperosa azienda agricola del Sig.Luigi Gerace: il mitico "runcighhiu", che aveva visto lontano, che aveva visto giusto, che sapeva cosa poteva portare il turismo e non si accontentava degli uliveti.Sappiamo come è finita, come sono finiti i bei campi da tennis del Sant'Elia, la Tonnara e la sua costa mai decollate., la Playa di San Ferdinando.......l'affacciarsi di una volgarità e di una arroganza cominciate con i soldi facili e le mazzette della costruzione della autostrada..si,.sempre quella.Ma oggi il ricordo è tutto per te, LIDO GERACE ed è un ricordo buono, il ricordo della giovinezza e della gioventù che sfidò il mondo e che quando perse - e sì che perse - scoprì che quel mondo lo aveva comunque cambiato.
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