martedì 22 gennaio 2013

MA COME SI PUO'?!

Il pianto del condannato a orte sulla spalla del boia di Teheran
L'immagine che vedete forse non avreste voluto vederla.Succede in Iran e due ragazzi vengono portati al patibolo per furto e rapina e quindi per offesa a Dio.Il più piccolo dei due ha sedici anni.Un ragazzo.Vuole conforto.Non può vedere la sua vita finire così, nella solitudine, malgrado sotto il palco dell'impiccagione ci sia una folla cui mostrare cosa succede ai reprobi. Ed appoggia, piangendo, la sua testa sulla spalla del boia.E l'ultimo uomo cui si può rivolgere e non si vergogna di esprimere, come può, la sua drammatica umanità a chi dovrà mettergli la corda al collo.In qualche modo ha  ancora la fiducia nell'uomo.E lo hanno ammazzato.Ancora una volta per violazione della legge  e per offesa ad un Dio immaginato inflessibile e senza misericordia. Siamo nel 2013 e navette spaziali viaggiano verso Marte.Non si riesce a fare un viaggio dentro l'umanità.

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