mercoledì 30 gennaio 2013

DEI DIRITTI DEI DOVERI

Apprendiamo che da stasera il Comune di Gioia Tauro è autorizzato a smaltire i rifiuti nella discarica di Melicuccà, pur non collaudata.I rifiuti spariranno dalle strade e, come è nelle speranze di tutti, non ritorneranno a fare bella mostra di sè, per incrementare il turismo dei topi ed altri  animali.Il freddo e la pazienza dei cittadini hanno fatto tanto ed anche l'Amministrazione, paziente fin troppo, ha fatto infine sentire la sua voce.Basterà? noi tutti lo vogliamo.Ma questa cosa non dovrà  succedere più, nè a Gioia Tauro nè nella Piana, nella nostra Regione e nel Sud. Non si può nè si deve ipotizzare che quanto è successo e sta succedendo ( la soluzione è solo una concreta speranza) possa riaccadere.Tutte le Amministrazioni locali devono sapere cosa fare per il caso di emergenza, poichè tutti, con le leggi attuali sono sostanzialmente - anche a non volerlo - inchiodati a sistemi comuni , non sempre convenienti, spesso inefficienti, per lo smaltimento.Sicchè quando salta una Piana Ambiente qualsiasi o non si programma l'esaurimento di una discarica ogni assurdità diventa costrizione quotidiana dei diritti dei cittadini.E la risposta non può essere il cassonetto allargato alla strada fino al riempimento della strada. E di questo si dovrà pur parlare e parlar chiaro. DIRITTI E DOVERI non sono opzioni scartabili, sono i contenuti di regole accertarte ed accettate. Non si potrà più dire:"non sappiamo cosa fare". Gli Enti locali, che chiedono giustamente il pagamento delle imposte , devono potere programmare un pianoB, che possa fare gestire la precarietà, una sorta di previsione tipo "protezione civile" che escluda  - salvo gli abusi - responsabilità per l'attivazione delle misure di salvaguardia  dei cittadini. E questo perchè - come e più dei terremoti ( Dio cne scampi!) - le conseguenze di una eventuale emergenza sono assolutamente conosciute ed anzi dolorosamente sperimentate.Non si può accetttare che sui rifiuti il Sud - e quindi non solo Gioia Tauro o la Calabria - costituisca la vergogna quotidiana che finisce sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.In Calabria siamo meno di due milioni di abitanti.La Lombardia ne conta diecimilioni ed i rifiuti costituiscono una risorsa, ben amministrata.Cosa andiamo ancora a cianciare in giro? L'Ufficio Regionale dell'emergenza ha gestito, amministrato, controllato, dissipato somme stratosferiche senza che i Calabresi ne abbiano avuto i benefici, tutti dirottati verso le note spiagge.I Calabresi hanno solo pagato e continuano a pagare .Pagano - paghiamo - il sostanziale cortocircuito  che si registra quando trattiamo di diritti e di doveri senza assumerne la responsabilità nè degli uni nè degli altri.Eppure sta proprio li la dignità del cittadino.Non è male pensarci..
 (correggo l'informazione:l'autorizzazione allo smaltimento non è per la discarica di Melicuccà ma per l'inceneritore.....l'accavallarsi delle notizie - e le precisazioni sulla partenza a colllaudo non ultimato del sito di Melicuccà - hanno causato il disguido....ma nella sostanza non cambia nulla)

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