domenica 27 gennaio 2013

LE ARMI IMPROPRIE ED IL BOTTINO

In questi giorni di campagna elettorale - oramai  alla fine dopo mesi - la guerra  è una sola e e le battaglie sono tutte  combattute per un solo fine:il.Il bottino - precario ma pur sempre su cinque sperabili anni -  sulla sterminata massa di elettori che aveva deciso di non votare o che, volendo ancora votare,non sa da quale parte stare, a chi dare fiducia. E quando si deve vincere  non si va per il sottile.Uomini miti mostrano il grugno ed un cipiglio inimmaginabili....noti predoni vestono i  candidi velli di agnellini.....la convinzione prima affidata ai ragionamenti cede il posto a programmate attività dove niente è lasciato al caso.Anche Cetto La qualunque aveva un guru per vincere alle elezioni.Figuriamoci Monti che.....vista la parata...l'ha trovato in America. E così - come volevasi dimostrare-  in pochi giorni si sta sfaldando una ipotesi di governabilità - magari di emergenza - cui mezzo mondo ha guardato con stupore ed anche con malcelata meraviglia.Ma quello che oramai è scontato è che nessuno usa argomenti propri, nessuno presenta ben delineati programmi, le aeree promesse volano su tutti i cieli di partito e per dare il colpo finale si usano solo armi improprie: inchieste giudiziarie, pettegolezzi, larvate minacce, memento non proprio raccomandabili, amicizie non sempre spendibili e poi soldi, soldi tanti soldi da vedere, far vedere, ricordare, immaginare, negare,promettere...Vinceranno queste armi?

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