I sondaggisti fanno affari d'oro.Dopo ogni avvenimento-evento controllano le intenzioni di voto. Ma le intenzioni di voto, per come comunicate, costituiscono anche la notizia dalla quale partire per un nuovo sondaggio.E' che si naviga nell'incertezza di oltre la metà dell'elettorato, confuso, arrabiato, stanco, speranzoso.In ogni scelta elettorale vi è razionalità ed irrazionalità.Ma anche nelle leggi, quando sono fatte senza il rispetto di chi dovrà applicarle o, come in questa indegna legge elettorale, subirle.Certo siamo tutti contro il porcellum per l'esproprazione del diritto di scelta dell'eletto.Ma quella legge infame non ha fatto solo questo.Ha creato, artificialmente e con precisa determinazione, le condizioni di ingovernabilità, specie al Senato.E senza alcuna logica se non quella della trappola per continuare a condizionare malgrado un risultato elettorale.E così siamo costretti a fare i conti con lo stato americano dell' Ohio per importarlo per le previsioni da fare sui risultati della Lombardia sul sistema Italia..Ma ora, certamente, spetta a noi assumere le responsabilità per il futuro.E se questo si chiama cambiamento non può certamente essere affidato alle truppe grilline, numerose e vane quanto a possibilità di governo ma chiaramente sufficienti per determinare una sostanziale conservazione dello status quo.Troppo deboli per proporre, come ritengono di fare, da soli; abbastanza forti per impedire al centro sinistra di vincere.Se questo è l'obbiettivo, la vittoria siciliana di Grillo gli ha insegnato solo la lezione del Gattopardo.Cambiare tutto perchè tutto rimanga lo stesso.E noi di Principi di Salina, e di pupari e pupi artificiali ne abbiamo piene le tasche.E piene le tasche anche della mancanza di coraggio della sinistra e del centro sinistra che qualche conto potrebbe pur farlo, ad esempio a ragionar con Ingroia, che qualche coraggio pur dovrebbe trovarlo a ragionar con Bersani, lavorando a progetti che cambino l'Italia senza spaventarla.Non vedete che tutti fanno bhuuuuuuu parlando ora di Vendola ed ora di Ingroia.Chealla fin fine non sono certo l'"uomo nero" delle favole e contano poco, singolarmente,sul piano elettorale.Ma è il gioco risaputo delle paure per continuare a comandare....perchè demonizzando uno che , alla fine conta poco, si vuole veramente attaccare solo il Grande del quale si ha paura.Gioco da bambini da sempre.Ma che la sinistra, madre di tutte le divisioni, non impara mai.Gioco che si impara solo assumendosi sempre le responsabilità, perchè l'ora - che quel che non va è sempre la colpa dell'altro - è finita.
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