venerdì 30 novembre 2012

SALLUSTI FALLA FINITA!

Sallusti ha proprio rotto.Perchè quando si esagera, si esagera.Non solo è e rimane - senza alcun merito - un privilegiato, ma ora sfida la clemenza del Tribunale che lo ha mandato ai domicilari su richiesta del Procuratore della Repubblica ed in applicazione delle norme "svuota carceri".Vuole a tutti i costi essere arrestato e condotto in carcere  e rimanerci a spese dello Stato, ci mancava pure questo aggravio.Lo facesse per non vedere la Santanchè, lo capirei pure.Ma tutto questo casino perchè mezza Italia gli è stata solidale per avere violato la legge, lo trovo ancor più insopportabile e volgare.

E mi permetto di riproporvi quanto ho scritto il 27 Settembre su facebook quando la meritatissima sentenza di condanna ha dato il via alla campagna di stampa e di opinione certamente degna di miglior personaggio.


LA LIBERTA' DI STAMPA , I DIRITTI DELLE VITTIME E L'OSSERVANZA DELLE LEGGI .

No! Mi dispiace ma non salirò sul carro di chi si strappa le vesti per la libertà di Sallusti.
Non merita il mio dispiacere nè quello di nessun altro.E la sua carcerazione - dovuta solo se non chiederà l'applicazione di una misura alternativa che prontamente gli sarebbe accordata - è conseguenza della sua vita anteatta.A tutti, dico a Tutti, viene accordata la sospensione condizionale della pena, se non applicata in almeno due altre occasioni.Evidentemente il Sallusti che è personaggio notissimo ,ha riportato almeno altre due condanne, per le quali ha beneficiato della sospensione della pena.
Ecco perchè era sicuro non solo della condanna (l'intelligenza di capire che aveva violato la norma per quel che disponeva,certamente l'aveva) ma anche della conseguente inevitabile carcerazione.
Ora Sallusti ha inventato una nobile campagna contro le norme liberticide che tarpano e violano la libertà di pensiero, la libertà di stampa e quant'altro.Nobilissime ed inutili parole sulla sua bocca. Inutile e mal poste proprio perchè vengono da lui. Mi dispiace Sallusti, ma considerla un martire mi è insopportabile.
Cercherò di spiegarmi.Io penso - e lo ripeto oramai con molti incursioni su FB - che il patto sociale, il contratto sociale è basato sull'esercizio dei diritti e dei doveri da parte dei cittadini che trovano il loro limite nell'esercizio dei diritti e dei doveri degli altri.Tutti i cittadini hanno affidato a Giudici terzi il potere ed il dovere di valutare questi comportamenti nel momento del conflitto e si sono sottoposti alla sanzione quando irrogata.La sentenza ristabilisce il diritto violato.I piatti della bilancia della giustizia rappresentano plasticamente i termini della questione. Ebbene Sallusti conosceva tale situazione, la conosceva e doveva esserne prudente osservatore nella sua ben pagata - anche per questo - veste e funzione di direttore responsabile di un giornale.Doveva ancor più saperlo dovendo certamente controllare gli articoli che lui consentiva fossero scritti da un gaglioffo che era stato radiato dall'ordine dei giornalisti perchè prezzolato dai servizi segreti, ai quali passava notizie sugli stessi giornalisti ed era un noto diffamatore.Il fatto che l'autore dell'articolo solo oggi abbia rivelato il suo nome ( si firmava con il pseudonimo di dreyfuss) e corrisponda ad un deputato del PDL rafforza la mia convinzione.Ma , in questa consapevolezza, perchè mai - sopratutto dopo le due condanne in primo e secondo grado - il buon Sallusti NON ha inteso rivolgere una sola parola di scuse alla vittima della diffamazione del giornalista radiato e da lui protetto.E' semplice: non ha inteso riconoscere nè il diritto nè il dolore della vittima della diffamazione.
Ora , se volete, potremmo pure discutere di nuove norme, fare incontrare Napolitano e la Saverino quante altre volte volete, portare il parlamento della vergogna a fare finta di esistere e fare una legge in fretta e furia.Sarebbe sbagliato, ora ed in questo momento.MA CIO' CHE NON SARA' POSSIBILE ELIMINARE , se la legge è uguale per tutti, è che Sallusti ha meritato la pena e farebbe bene a richiedere di essere ammesso alla misura alternativa dell'affidamento ai servizi sociali, a visitare i luoghi del dolore, ad imparare con qualche corso accelerato che al grande potere del giornalista di fare opinione e diffondere supposte verità corrisponde la grande responsabilità del controllo della notizia e del rispetto della persona.Non gli farebbe male essere soccorso con qualche buona meditazione sulla violenza di un giornale quando, a pagamento come è lecito immaginare ,lo si trasforma in una macchina del fango, come per mesi e mesi hanno fatto " il Giornale" e "Libero", quotidiani cui proprio lui, SALLUSTi, non può certo dirsi estraneo.In conclusione: Sallusti ha violato i propri doveri calpestando i diritti degli altri, negando perfino una parola di scuse e tutto questo ben conoscendo le regole e le conseguenze della loro violazione, avendole altre volte violate.C'è un motivo perchè la legge sia per lui meno uguale che per gli altri?
( se qualcuno pensa ,leggendo queste righe,che io sia un idolatra della NORMA, che accetti che ci siano leggi ingiuste solo perchè sono leggi,si sbaglia.Ho scritto volumi sull'obiezione di coscienza e l'Antigone di Sofocle - che conosco a memoria - mi è ispirazione e guida. Ma questa è un'altra storia,Sallusti non è un martire, Sallusti è Sallusti e a quei disperati che dicono "siamo tutti Sallusti" dico fieramente " io non sono Sallusti"!



LE RAGIONI DELLA PACE

Ancora non ci credo. L'Italia ha detto sì alla Palestina come Stato  osservatore dell'Onu. Lo ha deciso il Governo, quando tutti si pensava alla solita astensione, degna  della consolidata iprocrisia della diplomazia internazionale.E' la prima volta che  si dice no alla posizione  dell'oltranzismo di  Israele, capace da sempre di vincere le guerre e di perdere la pace. Curioso:questo Governo un pò ingessato sa anche stupire.Prendiamone atto.Forse non è tutto da buttare o..questo ...fa anche  parte  del "lavoro sporco" che i Governi dei Partiti non possono fare ? Penso siano state incoraggiate le ragioni della pace.Se vuoi la pace prepara la pace.Non c'è  alternativa alla guerra.Penso che quando, finalmente, sarà proclamato e riconosciuto  lo Stato di Palestina, crescerà la sua responsabilità verso il mondo, e quindi verso la Pace.E sarà così per Israele e per gli uomini di buona volontà che vivono in quel Paese. E' inevitabile.E tra cento anni si guarderà indietro con orrore e rabbia per il tempo perduto ad ammazzare intere generazioni ed i loro sogni. Una storia che l'Europa conosce bene.Ma ci sono sempre i Pupari.I capi di Hamas a Gaza e da sempre.E Nethaniau  a Gerusalemme a fare lo stesso gioco. Giusto per smentirsi il guerrafondaio ha rilanciato già oggi  gli insediamenti dei coloni, per creare nuove occasioni di scontro.Ci sarà subito quacuno che  approfitterà per rilanciare odio e  bombe. Ma è la Storia che è contro la guerra ed i mercanti di morte  bisogna che si diano una ragione. Quel che è successo all'ONU  è solo  un passo, piccolo ma  importante per un mondo più responsabile ed aperto.La speranza è un dovere.

giovedì 29 novembre 2012

CAPITAN SCHETTINO ?

Naturalmente non c'entra niente, Caro Renzi, che la la Corte dei Conti abbia definito  il Bilancio del Comune di Firenze «contrario ai principi di sana gestione "  ed abbia osservato che  " denota il permanere di una situazione di precarietà finanziaria, sottolineando una reiterata irregolarità contabile».E' sicuramente una operazione del perfido Pierluigi, l'usato sicuro del tutto inaffidabile sui lungarni.Ma certo un dubbio ti viene, caro Sindaco di Firenze: non è che - tolti i cip e ciop, la parlantina da venditore di bambole  alla fiera del paese ed il fumo venduto per arrosto -  rischiamo di prendere  a bordo  di  Navitalia un capitan Schettino?



TRA PUPI E COCA COLA

E poi non ditemi che lo chiamo pupo. Il prode Alfano, segretario a sua insaputa del Popolo della libertà, non ha   ancora finito di gloriarsi, a 32 denti, della consegna di  ben 100.000 firme di suoi sostenitori per la candidatura alla primarie che è costretto a nascondersi . Non sa come fare, oramai. Come raccontare,dopo tanta fatica, che nel PDL le Primarie sono  una barzelletta inventata ad Arcore per tenere desta l'attenzione sul Puparo?
Eppure sono le cronache di  questi giorni, di queste ore direi. Lo ricordate? Tra tira  e molla - date fissate, volti imbronciati, nuovi sorrisi, scendo in campo, faccio  un passo indietro, chiamo Casini che senza di me torna, no scendo in campo perchè sono l'unico e resto il migliore -   la cosa pareva fatta. Invece no, almeno a quest'ora.Per stasera non si sa.
 Pare che tra i giovani vi sia malumore, la Meloni è fuori di sè e - a Porta a Porta  - grida in faccia alla Santanchè il suo dissenso.Alla fine pare che Il Silvio decida per il ritorno a Forza Italia e gli altri, i più giovani o scalmanati si facciano pure  un partito leggero. Ci pensa Galan, già monumentale Governatore del Veneto e Ministro, che al suo antico capo da un consiglio: " Bisogna presentare un'offerta diversificata. Farei come la Coca Cola, che ad un certo punto ha fatto la light. Berlusconi dovrebbe tornare alla bottiglietta di vetro classica, alla Coca Cola storica. E  quelli recalcitranti fare il Pdl Coca light». Capito ? Dopo avere per anni  disprezzato " il teatrino della Politica", Silvio ed i suoi si sono dati all' "opera dei Pupi" ed  è finita  a gassose americane.

mercoledì 28 novembre 2012

FORZA TARANTO !!!!!!

Una tromba d'aria sull'ILVA di Taranto. Morti, feriti ,un incendio, danni.  Notizie ancora frammentarie.  A Taranto non bastavano i suoi guai ? Anche la natura, pupara e irresponsabile, ci si mette.Quando finirà questa nottata? Forza Taranto, siamo con Te!!!

SEI CENTESIMI AL CHILO

Quando ero al liceo - dal 64 al 69 - i miei compagni di scuola o di classe che avevano il papà contadino proprietario di un ettaro di agrumento se la passavano bene.Non scialavano ma stavano bene.Chi era proprietario di due ettari stava bene, eccome.I nostri agrumi partivano sui treni, non sui camion, per il nord e per l'Est.Dalle stazioni di Gioia Tauro e Rosarno partivano ,carichi, lunghi treni merci ogni giorno e gli zingari ancora nomadi venivano a Rosarno da ogni dove, ben accolti. Rosarno la chiamano ancora la città degli zingari e nessuno, ed a ragione , se ne duole... era il tempo dell'oro . Ricordo, aiutavo papà, che era anche spedizioniere per la Giovanni Zuffo, a riempire le lettere di vettura e quant'altro. Ora nella Piana rimane il verde degli agrumenti e l'oro dei mandarini ti emoziona ancor più che il  tempo della zagara.Al  loro fiorire è un'aria profumata e, nella sera, inebriante .Ma vuoi mettere il tempo in cui  quel frutto  splende al sole, pendente e rigoglioso quasi a sfidare la legge di gravità? Ma tutto si ferma qui, in questo autunno calabrese. Duemila cinquecento ragazzi africani, neri come Dio comanda, vagano alla ricerca di una giornata di lavoro.25 euro per nove, 10 ore di lavoro.E non trovano.Sono troppi ,ma non perchè non ci siano  mandarini o arance da raccogliere. Spesso il contadino non li raccoglie più. E' l'ultima estrema protesta contro uno stato di cose vergognoso e non più sopportabile.Hai lavorato duro  e quando, finalmente ,è il tempo di raccogliere,ti offrono sei centesimi al chilo.Se vuoi è così.Se non vuoi non troverai raccoglitori, trasporti, imballaggi e se chiami qualcuno da fuori e quello viene a prendersi ll frutto stai sicuro che non ritorna una seconda volta.Terra ancora benedetta e con gli agrumi più saporiti d'Italia. Terra dei colori di Calabria mischiati col nero Africa e  che sopporta la stessa sconfitta dei contadini. .Terra dei pupari mafiosi che si sono presi anche questa ricchezza e la fatica degli uomini.SEI centesimi al chilo.

martedì 27 novembre 2012

VERGOGNA!!!

La notizia è incredibile.Non mi rassegno all'idea che sia vera.Ma è così.Intorno a corpi dei sei  poveri cristi rumeni, finiti sotto un treno  a Rossano dopo una giornata di lavoro nei campi di mandarini, sì è scatenata una battaglia per l'accaparramento dei funerali.Imprese di pompe funebri si sono scontrate in modo indecoroso, con urla e vie di fatto, tanto da imporre alle Autorità il ritiro delle licenze. Questo in   Calabria. Terra di mille contrasti sì , ma dove la pietà non è stata mai messa in discussione.Luogo di  pupi e pupari, certo, ma con un rispetto condiviso per la morte ed  il dolore, specie quando si presentano  con i colori della povertà, della lontananza, della difficoltà, della fatica, del lavoro, dell'emigrazione.Noi che emigrati fummo e siamo e che conoscemmo e conosciamo discriminazione e lontananza e  dolore e fatica e  solitudine e morte non accettiamo le vostre  scarpe sulla nostra dignità.C'è rimasta solo questa. Voi Siete la vergogna della Calabria, il pane calpestato, il disprezzo dei vostri padri, le lacrime derise  delle vostre madri , l'acqua negata ai vostri figli .Non c'è posto per voi, non vi vogliamo, andatevene!

IN CULO ALL'ORTOLANO?

Il conflitto è oramai chiaro. E' scontro senza precedenti sull'ILVA di Taranto. Di mezzo, a continuare a perderci, c'è la Città di Taranto, la salute dei suoi cittadini, i suoi operai: e con essi decine di migliaia di lavoratori in tutt'Italia. Ma non solo: c'è in gioco l'ultima possibilità per il Paese di avere una industria siderurgica, strategica anche per l'Europa .L'LVA e la Magistratura stanno giocando una partita fuori delle regole, in nome delle regole e dopo averle violate per anni. E si scherza con il fuoco del conflitto sociale, e si gioca con la chiusura della realtà produttiva industriale più importante del Sud.Quanti ancora si aggrappano all'idea del Sud tradito ricordando le officinette siderurgiche di  Mongiana, serre Vibonesi ,chiuse dal Governo Sardo-piemontese dopo la cacciata dei Borboni, si preparino a ben altro disastro. Ma intanto, per una volta, ragioniamo e finiamola con gli opposti estremismi che nascondono le  reciproche magagne.Conosco la situazione dal 1974.C'era in discussione l'apertura del V centro siderurgico di Gioia Tauro.Il Formez organizzò un corso di studio per i migliori laureati e diplomati della Piana per studiarne le problematiche, l'impatto ambientale e sociale.Seguirono il corso docenti tra i più qualificati d'Italia.Studiammo, in loco, le problematiche di Gela in Sicilia ed in particolare la situazione di Taranto.Lì visitammo le acciaierie dell'ITALSIDER,conoscemmo il quartiere "Tamburi", rovinato dall'inquinamento, il villaggio Paolo VI, dedicato alle maestranze operaie.I dati del disastro ambientale erano evidenti ed il danno alla salute già drammatico.L'industria era di proprietà statale.La Magistratura era ed è  potere(?) dello Stato.Nel tempo la proprietà  delle acciaierie è passata dallo Stato ai privati  e la Magistratura sempre lì a non far niente. Oggi tutto precipita, nessuno ha più tempo da perdere .La salute è in pericolo.I malati sono figli degli antichi inadempimenti delle proprietà e del mancato controllo degli organismi di tutela sanitarie e della Magistratura. Bisogna, però,  intervenire subito: ognuno, ed è giusto, si guarda il suo culo..Nemmeno un minuto da perdere.Tutti d'accordo su quel che bisogna fare.Nessuno d'accordo sulle modalità e probabilmente sui tempi, comunque programmabili. Ieri i nuovi arresti di responsabili dell'ILVA, ieri stesso la chiusura di parte della fabbrica.Botta e risposta .Inaccettabile. Gli operai insorgono: vedono minacciato il loro posto di lavoro e sono certamente quelli che hanno visto direttamente e personalmente messa a rischio la loro salute per quegli inadempimenti.Non vogliono fare la fine dell'ortolano.Essi soli hanno un diritto di parola in questo momento.Gli altri no! non la Ilva che mostra di conoscere i propri interessi e le proprie responsabilità e che non ha esitato a ricorrere anche alla corruzione per sottrarsi ai suoi doveri, come le cronache ci riferiscono.Non la Magistratura ed i pupari della Procura che negli anni hanno tenuto conserte le loro pulitissime mani e che oggi  potrebbero prendere decisioni cautelari non incompatibili con la prosecuzione di un minimo di attività che non precluda il futuro di lavoro e  di reddito a migliaia di lavoratori ed alle loro famiglie.Gli opposti estremismi messi in campo lasceranno solo macerie e siti inquinati a carico della Comunità.Se siete innocenti - e ne dubito - fermatevi !!.Ed ascoltate i  lavoratori di Taranto, vittime del vostro modo di vedere le cose, al riparo di lauti stipendi e future dorate pensioni.E ci pensi pure il Governo, perchè la questione è già di ordine pubblico ma rischia di creare tensioni da stato d'assedio.Faccia sentire il suo contrappeso, perchè il peso di chi si sta occupando così male della questione - ILVA e Magistratura - è oramai insopportabile.

lunedì 26 novembre 2012

PUPARO D'EGITTO

Non sono esperto di cose egiziane. Ne so quanto tutti, per quanto ci dicono le cronache dei giornali e sopratutto per quel che vediamo in televisione o rilanciato dai social network. Ma sono preoccupato. Non poco.Temo che nel Paese delle Piramidi  si stia cadendo dalla padella nella brace.Il Presidente ,fratello musulmano, pare che non sia fratello di tutti gli egiziani e si sia messo a stampare editti per farsi Faraone.L'Egitto ha la sua storia e quella degli ultimi decenni la conosciamo : regime assoluto, potere del Capo e della sua famiglia .Oligarchie e satrapie, del tutto simili, hanno dominato tutti i paesi africani che si affacciano sul mediterraneo.Si teme una guerra civile, con due opposti e numericamente uguali schieramenti.In un paese di cento milioni di abitanti sarebbe una tragedia: Alle porte di casa nostra , purtroppo,e con una economia molto legata alla nostra.La "primavera araba " mostra le corde.I processi democratici, per come noi li intendiamo, sono, in quelle terre, difficili e duri.Eppure i Fratelli Musulmani erano discriminati con Mubarak.Non hanno imparato nulla? Qui si rischia l'intervento dell'esercito ed un bagno di sangue.Non è chiaro?  No. Quel che è chiaro è che il Presidente eletto vuole pure lui sostituirsi alla legge  e farla a sua immagine e secondo gli interessi che rappresenta.Vuole fare il Puparo e disporre della vita degli altri.Un vizio antico che l'Egitto ed  il mondo, oramai, non possono più sopportare.

domenica 25 novembre 2012

PAGARE PER VOTARE ?

Molti amici si interrogano, su Fb e sui quotidiani, sul perchè alle primarie del centro sinistra (...o del PD...)si debbano pagare 2 euro.Molti ironizzano, anche pesantemente, altri ci scherzano con levità.
La questione è importante e per nulla marginale.Non siamo abituati alle primarie, non appartengono ancora alle nostre abitudini politiche, ci sono dubbi su tutto, alcuni fondati, altri no.Ma siamo abituati al finanziamento pubblico dei partiti. Abituati ed oramai schifati, per quello che è successo, per quello che succede. Ma i partiti hanno bisogno di risorse per sopravvivere.E' di questi giorni l'allarme del PDL a fronte della indisponibilità del Puparo di finanziarlo ancora. Al tempo della prima Repubblica  vi era lo scontro tra DC e PCI sugli appoggi internazionali, tra i soldi di Washington e l'oro di Mosca e sarà stato pure così... ma allora migliaia di giovani ed anziani comunisti diffondevano l'Unità e facevano mille raccolte, feste, riffe e quant'altro per sostenere le iniziative,.... ci mettevano lavoro ed impegno.Capitava anche per i DC nel Veneto e nel mondo contadino del Nord Italia o  con i socialisti e perfino coi repubblicani in Romagna  e continua da sempre per i Radicali. Poi, ad un certo punto - ve ne siete accorti ? - anche l'attacchinaggio dei manifesti murali è stato appaltato. Modernità ? no!c'è stato un lento ed inesorabile processo di disimpegno, la perdita progressiva del senso di appartenenza e della identità.Tutti uguali alla fine ?...Sappiamo come è andata a finire.Ed allora forse non è sbagliato rifare i conti con la propria appartenenza, pensando che si deve fare da soli, senza i soldi dello Stato o dei finanziatori occulti, o  " a loro insaputa". E l'unico  modo è cominciare a pagare, come fanno in America.Ho votato.Mi hanno chiesto due euro, ne ho dati 20,00 e mi hanno dato la ricevuta..Avrò il diritto di essere contro il finanziamento pubblico, finalmente?

sabato 24 novembre 2012

MANDARINI ROSSO SANGUE



 Sei morti.Tornavano dalla raccolta dei mandarini di Calabria, le "clementine", succo e vita. Lavoratori giunti dalla Romania, a rinsaldare i legami di povertà con la Calabria.Corpi aggrovigliati tra le lamiere. Chissà, forse un italiano tra loro.Domani le polemiche. Oggi la pietà, per loro, per le loro famiglie.
E noi a ricordare, con Franco Costabile, cantore dei nuovi emigrati calabresi degli anni 60 - vedi blog del 1 Novembre 2012- la fatica di vivere di chi non ha altro che le sue braccia per vedere il futuro, la comunione  di vita e di  morte dei nostri  popoli in fuga.Per questa sera non c'è posto per pupi e pupari. Il mio pensiero, come una preghiera laica, è solo  per loro.


"Siamo
i marciapiedi
più affollati.
Siamo
i treni più lunghi.
Siamo
le braccia
le unghie d'Europa.
Il sudore Diesel.
Siamo
il disonore
la vergogna dei governi."

( franco Costabile 1964 e sembra oggi)

PENSANDO ALL'ITALIA

Le primarie del PD,dunque.Domani si vota.Per chi vuole confrontarsi, naturalmente.Certo sono una buona occasione per il Paese reale.Non c'è obbligo, non c'è premio e paghi pure due euro per contribuire alle spese o a finanziare il Partito.Veramente - e non scherzo - non si capisce bene se siano primarie del Partito o Primarie della coalizione di centro sinistra.Il numero dei partecipanti e la diversa provenienza le individuano come  primarie di coalizione.Ma se parli con qualche candidato non sembra così.Vendola non vuole Renzi che non vuole Vendola e così continuando fino all'interno delle scelte di partito.Ti verrebbe da pensare che così ragionando la vittoria di un candidato piuttosto che un altro potrebbe far saltare la coalizione.Un popò di casino c'è ma se parteciperanno alcuni milioni di persone, altro che sondaggio sarà ! E qui ha ragione Bersani che ha accettato il rischio.Ed è comunque un inizio, per essere meno pupi...e per poi non lamentarsi, se possibile. Ed allora è meglio partecipare.Domanì voterò pensando all'Italia.

venerdì 23 novembre 2012

RESA DEI CONTI ?

Aldo Varano , fine commentatore di cose calabresi, disegna il quadro drammatico della Regione allineando in  un crescendo negativo il disastro economico del bilancio di Reggio Calabria, i brogli elettorali della città di Catanzaro, l'accesso della Commissione antimafia al Comune di Rende.Poco da scialarsi.E' un'intera Regione che sta facendo i conti con i fantasmi di sempre:l'incompetenza spendereccia, il broglio clientelare, la sottomissione alla mafia.La sconfitta è generale, non c'è che dire.E  - senza forse  - tra qualche giorno - finita l'eclatanza delle notizie, si tornerà nel grigiore del così vanno le cose, ragazzi. Fino alla prossima notizia, che per qualche giorno ci scuoterà e poi.....Toccherà poi a Scopelliti ?...c'è tempo per tutti e non solo per quel palàmato.Il buco di Reggio grida vendetta: 170 milioni di debito accertato, l'ombra di artifizi contabili che lo potrebbero portare a 700 milioni.... E' oramai così  in tutto il sud. Ve lo ricordate Scapagnini  Sindaco di Catania, famoso prima come medico che assicurava la immortalità a Berlusconi e poi per avere ridotto al lastrico la città Etnea? per premio lo avevano fatto deputato ( o senatore ? ......) :pare sia  venuto  per lui il tempo di rendere il conto della  catastrofica gestione della sua città.Curioso: pare che la resa dei conti con  una classe politica meridionale generalmente indegna passi dalla resa del conto.Oramai  la linea è generalizzata ed i disastri delle cattive amministrazioni pesano tanto sulla vita quotidiana delle famiglie  da non consentire più sconti a nessuno.Proprio non c'è cuore nè voglia di farlo. "Puparo" non è più riconoscimento ossequioso attribuito al potente di turno. E',piuttosto, l' indicazione della prossima testa che andrà  a cadere.Ma a raccoglierla sarà un popolo indignato che vuole fermamente trovare la sua strada  o un popolo di pupi?...

RIEMPIRE BUCHI?

E' irriverente pensare alla nostra democrazia come ad un bel pezzo di formaggio coi buchi. Emmental e ruoli istituzionali  di  un grande Paese non sembrano avere molti  punti in comune.Ma tant'è. E' dal tempo di "mani pulite" che questo accade, che si parli di buchi istituzionali  nel Bel Paese ( altro formaggio, direte!). Qualcuno non fa la sua parte ed ecco che spuntano i ruoli di supplenza. Quel che  il Parlamento non fa, lo fa la Magistratura, quel che il Governo trascura, lo sollecita il Capo dello Stato,quando Governo e Parlamento non riconoscono i loro ruoli e mostrano di essere alle corde,ancora una volta interviene il ruolo di supplenza.E meno male che la paciosa e ben nutrita casta militare non ha particolari velleità ! Con la crisi del Novembre dello scorso anno la soluzione è stata Monti, l'ha imposta il Capo dello Stato in un clima drammatico, da stato di assedio economico e di non rinviabili risposte internazionali.Non è stato un buon segno.Forse necessario, ma non un buon segno.E non lo è la discussione sul dopo Monti, che è una continua dichiarazione di sfiducia nella capacità di scelta del corpo elettorale.Posizione, a ben vedere, del tutto disperata e disperante.E' che non si vede il futuro e le lenti a disposizione sono oggettivamente inadeguate a decifrare tutta la realtà italiana. In tutti gli italiani, peraltro  v'è una tristezza che si tocca con mano; si sente in giro  un non superato tempo di elaborazione del lutto, per avere fatto scelte da bunga bunga dopo avere sperimentato la non meno devastante litigiosità del Governo Prodi. Delusione, incertezza, bisogno non aiutano a vedere al di là del proprio naso.Ma la normalità che cerchiamo non può essere delegata a ruoli di sostituzione.A furia di sostituire o di sostituirsi, qualcuno potrebbe pensare di fare da puparo ad un intero popolo.Non mi sembra si possa  convenire  su simili conclusioni.Forse non sarebbe male cercare di usare un comune alfabeto.

giovedì 22 novembre 2012

QUARTO GRADO?

Mentre Alessandro Proto, candidato PDL alle primarie, è già indagato per reati di non poco conto, alcune belle anime dello stesso partito hanno tentato di introdurre - con un emendamento alla Legge di Stabilità  (che non c'entra niente !!) - nientemeno che un quarto grado di giudizio nel processo italiano.Non bastavano le condanne dell'Italia in sede di giustizia europea per la lunga durata dei processi, c'era proprio tutta la necessità di allungarne ancora  il brodo ? Eppure i firmatari non sono sprovveduti, alcuni anzi  sono fini giuristi. Ed allora? Forse che l'on.Paniz - che ha dato dignità e forma in bella prosa parlamentare alla storiella della nipote di Mubarak per salvare il padrone - non è un avvocato di chiarissima fama? E' che questi signori non vogliono imparare niente dalla disapprovazione popolare dei loro comportamenti, del rifiuto delle leggi ad personam .Sono rappresentanti solo dei loro interessi  e non del corpo elettorale.Vero che non hanno vincolo di mandato ma- da quel che si può dedurre dalle loro splendide iniziative - la voce del puparo è  sempre particolarmente autorevole, specie da quando teme un mandato...di cattura.

mercoledì 21 novembre 2012

MELONI E LA" NAVECONCORDIA"

E brava Giorgia Meloni !! è la prima donna del PDL che tira fuori gli attributi.Ci mancava anche questo ma è successo.In quella naveconcordia che affonda che è diventato il partito di Berlusconi, ben undici si sono candidati per le primarie ma tutti, in un modo o nell'altro si tengono stretto Alfano, non si sa mai.Tutti tranne la Meloni.Occhi a scricciapalle e fisico asciutto e puntuto - a dispetto del sinuoso cognome - la Meloni parte attaccando.E parla chiaro, senza mandarle a dire. "Cerco di salvare il PDL,ma se vinco rottamo duro.".Anche Gasparri e Larussa? incalzano i giornalisti. "I primi! dovevano già dimettersi ".Lo dice con durezza, con l'accento romano meridionalizzante della Garbatella.Che ci fanno quei due, " colonnelli "ex AN dietro Alfano?chi rappresentano oramai quei due ex pupari, che fanno solo cori plaudenti per il padrone ? Il provoletto Gasparri ed il luciferino Larussa dagli "occhi di bragia" oramai fanno parte della tappezzeria  che va cambiata :da tempo  hanno scelto il motto nazionale"tengo famiglia" e non rappresentano che se stessi ed i loro interessi, comunque al sicuro per la nota generosità del capo tavola.Ma non sono più presentabili e se non hanno il buon senso di capire che la ricreazione è finità ci penserà Lei, la Giorgia nazionale. Così va il mondo amici miei. Ma volete mettere - per un bolscevico  e per una volta sola- la soddisfazione di dire brava! a questa giovane donna che ha sempre fatto politica e non si è sporcata le mani?

martedì 20 novembre 2012

ANNUS HORRIBILIS

Non c'è pace per Silvio.Tutti i balordi  vogliono i suoi soldi. Suoi? Qualche problema ci deve essere, perchè tutti glieli vogliono prendere e lui fa di tutto per accontentarli.Ci mancava pure questa del rapimento del buon Spinelli, bel nome meridionale, che abbiamo  imparato a conoscere come il pagatore ufficiale delle fanciulle che allietavano le serate dello stanco guerriero di Arcore.Otto milioni, trentacinque milioni, 560 milioni.Lodo Mondadori.Incastro Fini e ritorno.Vale la pena, forse è una bufala.In tutto questo bailamme che ricorda molto la "'mbuina " napoletana, si confondono scenette private, appuntamenti istituzionali che saltano e possono compromettere il Paese, interventi di famosi e magrissimi avvocati,via vai di delinquenti pugliesi, ed un bel ritardo di denuncia e quant'altro, che porrà mille giustificati o strumentali interrogativi. Ogni giorno un guaio in più, in questo annus horribilis che si sta chiudendo insieme al sipario del teatro dei pupi.Dietro, il Puparo nobile degli ultimi 18 anni cerca ancora disperatamente una nuova occasione di recita.

lunedì 19 novembre 2012

GATTOPARDO

''Siamo qui perche' vogliamo che inizi finalmente un capitolo nuovo della nostra vita civile e democratica, che metta al centro questa Italia, l'Italia che rema. Dobbiamo oggi, da qui, aprire la strada verso la terza repubblica''. Lo afferma il leader di Italia Futura, Luca Cordero dei Montezemolo, aprendo i lavori della convention 'Verso la terza Repubblica'. ''Siamo qui perche' vogliamo che il paese reale, i cittadini e le migliaia di eccellenze che costituiscono il nerbo della nostra nazione, abbandonino le tribune e riportino l'Italia a giocare in attacco e a vincere''.Così le cronache di ieri, riportate oggi da tutti i mass media e copiate paro paro.
"SIAMO QUI PERCHE' VOGLIAMO CHE...!Buono a sapersi caro don Luca di Salina. Ma, prima, quando  tutto quello succedeva , VOI DOVE ERAVATE? Un solo sospetto.Voi Facevate i pupari o Gli assistenti capi . Ora vorreste continuare a farlo  e "quelli che costituiscono il nervo della nostra nazione" dovrebbero continuare a fare i pupi. Bisognerà, al solito, che tutto cambi perchè nulla cambi.Non per niente la Sicilia, terra del GATTOPARDO continua ad essere la madre dell'opera dei pupi. E  la mamma dei pupari , si sa, è sempre incinta.

domenica 18 novembre 2012

PUPARI INFAMI !!

Il popolo Palestinese ha perso la terra, la pace e la vita. Nessuno aveva il diritto di togliere loro la terra la pace la vita.Le decisioni dell'ONU non valgono per Israele ed i pupari palestinesi fanno di tutto per porgere il destro alle provocazioni.Così tutto si riavvita ed il gioco è fatto anche per i pupari di Israele. E poi tutti in Sinagoga ed in Moschea ad invocare lo stesso Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, e che nulla sa fare  per fermare il sangue di Abele.
E' che il medioriente non genera i Gandhi. Tutto già' sarebbe finito da un pezzo!
 Io sono con i popoli di Palestina e di Israele contro i Signori della Guerra, i pupari che da sessant'anni li tengono inchiodati alla paura e rubano il loro presente e il loro futuro. Israeliani, Palestinesi rifiutate la guerra e prendete a pietrate i fabbricanti di morte!!  E se proprio dovete sparare, Soldati, sparate sul Quartier Generale !! Non potete aspettarvi niente da nessuno nè a Mosca, nè a Washington, nè a Bruxelles. C'è solo da difendere la vostra dignità perchè la vostra vita da sempre non conta niente.




Foto: La foto che sta straziando il mondo intero http://bit.ly/UIFN1B

BALISTICA O BALLISTICA?

C'è un grande dibattito oggi in Italia. Bisogna stabilire se i razzi fumogeni , ed altri proiettili, sparati sui ragazzi che manifestavano a Roma contro le scelte dei Governi d'Europa siano stati sparati dalle finestre del ministero della Giustizia o siano soltanto rimbalzati   sugli augusti muri del Palazzo per poi cadere - accidentalmente, certo! - sulle chiome "gellate" dei manifestanti. Dalle dichiarazioni, contradichiarazioni, specificazioni, correzioni, distinguo -  della prima, della media e dell'ultima ora - c'è da concludere che una bella lotta è in corso ai vertici della Polizia di Stato.E mentre tutti noi, sbigottiti, sentiamo anche dire che il fiume risale verso monte,ex pupi ed apprendisti pupari fanno capolino per prendere il posto dei pupari in disgrazia, improbabili  e non credibili  cultori di scienze balistiche.

sabato 17 novembre 2012

TUTTI GENERALI !

L'amica  Loredana Marano, fine latinista, ci riporta  alle angosce dei nostri giorni con la domanda e la  risposta  che Seneca si pose e si diede 2000 anni fa. Il grande filosofo, sfortunato maestro di cattivi politici, si chiese perchè  mai tanti rinunciassero  a GIOVARE AGLI ALTRI affermando di essere impediti da qualche ostacolo.La sua amara risposta all'ideale interlocutore fu : "Bada piuttosto che il difetto non sia dentro di te. Non sarà che non vuoi occuparti dello Stato se non come console, o pritano, o suffeta? e non accetti di prestare il servizio militare se non ti danno la carica di generale o  di tribuno?"
 Le scuse per non impegnarsi si trovano  sempre, e - come è facile dedurre - non sempre sono nobili.Non potendo tutti fare i Consoli o i Generali, ci si dovrebbe impegnare nella attenta e laboriosa quotidianità, esercitando i doveri verso la comunità, secondo le proprie possibilità. Questo ordinario servizio è il collante per una società coesa, la sicurezza contro gli estremismi parolai e inconcludenti .In silenzio - e lo vediamo ogni giorno - una sterminata moltitudine di persone perbene e giudiziose  fa la sua parte. Quelli che hanno  la direzione del Paese non dovrebbero mai tradire i sacrifici di questa gente, non dovrebbero  mai approfittarne e  dovrebbero lavorare e rendere il conto del loro operato, per esserne degni. Questa è la base e la legittimazione della Rappresentanza, un patto di servizio e di onore  che non accetta esercizio privato.E' la violazione di questo patto che sta facendo riempire le piazze.E l'indignazione  generale - che spesso viene chiamata antipolitica - viene dal rifiuto di un modello di gestione della cosa pubblica  - anche sub culturale, volgare  e violento -che ha consentito si sostituissero i doveri con i privilegi ed il giusto potere con l'arbitrio. Che gli interlocutori di Seneca , incapaci la mattina di alzarsi ed andare,come tutti, a lavorare per fare la loro parte , appartenessero alla inestinguibile  gens puparorum ?

MALEDIZIONE MAYA?

"Il sistema è saltato e tutti fanno finta che il mondo vada avanti lo stesso. La Calabria resterà isolata da tutto. E non illudetevi di farla franca, a meno che non abbiate grandi risorse economiche ammucchiate da qualche parte. Altro che maledizione Maya".Così scrive l'amica fb Soave Maria Pansa in un post di ieri .Pensiero oggettivo,penso. Radicalmente pessimista. Realista. Onesto.Tremendo. Ma la maledizione Maya no, anch'io penso non  c'entri.Altre maledizioni abbiamo avuto e non solo quelle che già elencò poeticamente Leonida Rèpaci. E che  sono, poi, le maledizioni della storia che siamo stati in grado di scrivere.Da  secoli non abbiamo una classe dirigente.Sempre vassalli ora di Napoli, ora di Torino, ora di Roma.Potevamo cambiare registro con l'Autonomia Regionale; tutti partivamo, in qualche modo, da zero e c'era un buon fermento per  scoprire e valorizzare e  imparare a fare da soli e dare un indirizzo ed un governo alla nostra gente.Si sa come è andata a finire: siamo riusciti a litigare  dal primo giorno anche sul capoluogo.E poi... da vassalli a servi ci vuole poco, quando i vuoti di potere vengono riempiti dalle cosche,che prima erano solo a Reggio ma - considerata la festa - si sono allargate democraticamente su tutto il territorio  calabrese, per non far torto a nessuno.Pupi e pupari a ruoli alterni perchè - come si sa - tutto va bene madama la marchesa se a te va bene. Ma ora le cose vanno male nel  Paese.E  come volete che vada da Noi, ultima ruota di un carro traballante?

venerdì 16 novembre 2012

SCUOLA SERALE

Italietta.Non c'è da fidarsi nemmeno del buon senso.Ieri ho trattato dell'ultimatum al Governo di Angelino il risparmiatore.Voleva le elezioni  regionali fissate dal Governo per Febbraio accorpate alle legislative di Aprile, scadenziate per fine legislatura.La scusa era quella del risparmio, strumentalmente usata come di tutta evidenza. Accontentato? NO! allora ha vinto il Governo? NO! Hanno fatto un vertice al Quirinale ed hanno accontentato tutti: Alfano avrà l'accorpamento ma non ad Aprile.Lo avrà a Marzo, con tanto di scioglimento anticipato delle camere, ma dovrà essere approvata la legge di stabilità ed una decente legge elettorale.Il Governo,dunque, avrà un mese di vita in meno.Ci diranno che è stato salvaguardato un percorso in un momento difficile.Può darsi. Per chi ci crede.Ma un  Governo Tecnico è esentato dal dovere della dignità ? Gli hanno detto di andare via, con un mese di anticipo e congruo preavviso, un pò come si fa con la servitù.Potevano dire NO, tanto a  conti "tecnici fatti" sarebbero rimasti con un reincarico tecnico e poi, a tappe forzate verso il semestre bianco con tanto di divieto di scioglimento del Parlamento.Diranno che va bene così. Avremo la legge di stabilità perchè il lavoro sporco conviene che lo facciano gli "altri" e le maggioranze si troveranno.Avremo la legge elettorale, cucita su misura contro il centro sinistra  e si arriverà ad un compromesso per non votare con il porcellum, perchè sarebbe il trionfo della protesta.Ma avremo anche il ricordo di un Governo Monti che per restare ha accettato di essere cacciato.Monti bocciato.Urge scuola  serale per  pupari tecnici.

MEDIO ORIENTE :IL GIOCO ED IL DOLORE

MISSILI SU TEL AVIV. BOMBE SU GAZA. Nessuno vuole la pace in medio oriente,crocevia di tutte le egemonie. Non c'è il diritto internazionale nè la legge della forza. L'unica  legge osservata dal 1948 è quella del ricatto e tutto viene mantenuto in continuo e precario equilibrio dai soliti pupari del mondo.In mezzo due popoli impauriti che sanno che uguale è il colore del sangue, uguale il dolore, uguale la speranza.Ma sono impotenti.Proclamano lo stesso Dio e la  stessa discendenza da Abramo  ma qualcuno pensa sempre che gli altri sono figli di un dio minore e deve essere cosi, ad ogni costo .Ora le cose si complicano, se Dio vuole.Ora si devono risistemare equilibri che vengono da quella strana voglia di libertà che ha soffiato nella Primavera, ha riempito le piazze di Tunisi, Bengasi, Tripoli, Il Cairo, Damasco.Ed ha abbattuto i vecchi rais, prima  ricevuti, coccolati ed onorati nelle Capitali del mondo.Un pericolo per i pupari, sicchè occorre rimediare.C'è da scommetere che -  ancora una volta -  i giochi si riapriranno rilanciando il ricatto con i nuovi padroni, molto simili ai vecchi. E riprenderanno l'orrendo gioco che da oltre sessant'anni  tiene in mano il destino di quelle terre.  

giovedì 15 novembre 2012

ALFANO IL RISPARMIATORE

L'on.Alfano è un uomo paziente.Si chiama anche Angelino e certo questo lo ha aiutato molto a far fronte negli anni, nei mesi ed in questi ultimi giorni,  ai molti e contraddittori ordini del buon Silvio.Questi - come ha più volte ripetuto - lo considera  come  un figlio.  Non so cosa di questo pensi il vero  papà di Angelino ( che spero sia vivo e vegeto, altrimenti mi scuso con lui):  ma avere un papà così,  non  sembra  sia sempre una fortuna specie di questi tempi. Il sedicente  padre, infatti, cambia idea in ogni occasione e le male figure volano come stracci ed a farne le spese è sempre il sottomesso figliolo.Ora il buon Angelino pare che si sia stufato del ruolo di  solo ripetitore  a comando , anche perchè altri  "sevolenti" figli e figlie ( maledetta Santanché!) attentano al suo orto. E dunque, l' Angelino si è armato di coraggio ed ha lanciato al Governo  nientemeno  che un ultimatum: entro Venerdì prossimo deve cambiare idea sulla data  -già stabilita per febbraio -  delle elezioni regionali di Lombardia, Lazio e Molise ed accorparle  ad Aprile con quelle  per il rinnovo del Parlamento. E dopo Venerdi?......Dopo Venerdi viene Sabato, caro Angelino . E questa storiella del risparmio dei cento milioni per darli agli alluvionati di questi giorni di mal tempo in Liguria e Toscana    "rispàrmiatela" proprio. Certi ultimatum non si fanno,  meno che mai  nelle circostanze date. Lombardia e Lazio sono stati travolti dalla vergogna del ladrocinio e delle contiguità mafiose ed il Molise dai brogli elettorali.Perchè mai  i cittadini di quelle Regioni dovrebbero aspettare ancora altri mesi, dopo i tanti mesi perduti,  per darsi una nuova e decente rappresentanza politica e rispondere pienamente alle esigenze dei cittadini, dei lavoratori, degli imprenditori? La Lombardia è la locomativa del Paese ed il Lazio non è di meno.Anche il Molise ha la sua dignità ed i suoi diritti. I cento milioni risparmiati non valgono le regole della democrazia che impongono di non perdere tempo.Ci potevi pensare prima  - amato Angelino di  Silvio,  segretario e super coordinatore del PDL - controllando i cialtroni del Tuo Partito e della Tua coalizione, mentre erano intenti a " risparmiare " per sè, e non sempre ad insaputa degli altri, miliardi di euro. E, per favore, non dare ultimatum. La  tua condizione di PUPO DEL PUPARO  è molto compromessa nel teatrino della politica italiana ed i ruoli " forti" fanno pittosto ridere!

mercoledì 14 novembre 2012

TOCCHIAMO FERRO......MA.....

Il mondo è piccolo, si sa.Oramai è  racchiuso nel palmo della mano. Smartphone, Iphone, tablett - e le tecnologie e le opportunità che racchiudono -  sono i nostri nuovi padroni. Ieri ho ricevuto tante chiamate al telefono cellulare. Dall'Italia e dall' estero, da  amici e da parenti sparsi per il mondo, mai conosciuti di persona, e ritrovati - ed è stata una piacevole sorpresa - con Internet. Volevano sapere, quasi in diretta, se a Gioia Tauro il terremoto - annunciato in quei minuti  da molti bollettini multimediali - aveva fatto danni e se stavamo bene. Ero fuori Regione, ho chiesto a casa .Nessuno se n'era accorto in città , ma pare fosse stato  avvertito nella zona di San'Eufemia .Terra ballerina, la nostra..da sempre.Il terremoto è una sorta di convitato di pietra, comunque presente nelle nostre vite.Ma un amico, su facebook lancia l'allarme: attenzione, i terremoti non si possono prevedere, certo.Ma si possono prevenire i disastri, con adeguata preparazione della popolazione.  Se a L'Aquila , invece di tenere inutili riunioni, si fosse impiegato  l'interminabile tempo dello sciame sismico a spiegare le norme comportamentali, il disastro umano sarebbe stato evitato.Può darsi. E certo ci conforta sentire, in questi giorni, della compostezza degli abitanti di Normanno e del Pollino, a fronte delle ripetute, ripetutissime scosse.Almeno sanno cosa fare , una volta che hanno deciso di rimanere.Ma in generale  in Calabria ed a Gioia Tauro dove vivo, non è così. Siamo totalmente impreparati, quasi volessimo, non pensandoci, esorcizzare il pericolo.Per  questo, forse,  basta toccare ferro e dintorni.... ma la vita non la puoi affidare ai corni o ai ferri di cavallo. Ho proposto all' amico di facebook, che è un bravissimo geologo, di cominciare a darci da fare dando la mia immediata disponibilità a trattare con le Autorità comunali e con quelle scolastiche, programmi di  educazione e prevenzione . Non potremo far nulla per le mille case mal costruite ed  abusive-  e quindi insicure - ma tanto  altro si potrà fare fare .Il tempo de " armiamoci e partite " è finito, abbiamo tutti diretta responsabilità in queste cose e  se dovesse accadere  qualcosa ( tocchiamo tutto!) non  potremmo prendercela, una volta, nemmeno con i pupari.

martedì 13 novembre 2012

AMARUCCIO!

E' di queste ore la notizia che il noto  ( già ) esponente della Italia dei Valori alla Regione Lazio - Avv.Maruccio - è stato arrestato. Pare che centinaia di migliaia di euro appartenenti al finanziamento pubblico del suo partito siano stati dispersi  giocandoli nelle macchinette delle scommesse. Un modo, certamente originale - e forse mai prima sperimentato -  per rimettere in circolo il denaro dei cittadini.
L'avv.Maruccio, calabrese di Vibo Valentia , invidiato  corregionale che tanta bella strada aveva fatto nella politica romana, pare che sia stato travolto dal demone del gioco ed avrebbe pure spogliato, per questa sua passione irrefrenabile, anche la pensione della madre. Pietas per tutti, certo.Ma  quando  la imposizione fiscale si fa  ogni giorno  più pesante e ti accorgi che lavori lavori lavori e non ti ritrovi in tasca nemmeno il 30% del compenso alla tua fatica, hai diritto di farti  e di fare qualche domanda. E forse hai il diritto di prendertela con i cittadini  pupi  che hanno consentito - senza criterio e senza esercitare alcun controllo -    che ladricelli di poco intelletto assumessero la veste di  pupari - a volte variopinti ed improbabili - che tenessero la borsa dei nostri soldi per farne l'uso che stiamo imparando a conoscere.

lunedì 12 novembre 2012

SEQUESTRATI?

Mondo strano l'Italia.Ho dovuto lasciare l'udienza penale alle ore 17.Non potevo aspettare oltre:mi attendeva un aereo a Lamezia per altra udienza domani a Roma.E' che quando ho lasciato l'udienza , a quell'ora - e con tutto l'impegno del Magistrato e delle parti -   l'attività programmata non era di fatto iniziata, pur noi presenti dalle ore 9,30. L'aereo, dunque. Un'ora di ritardo  sull'arrivo ed infine la sorpresa:  a Roma siamo stati costretti per venti minuti  a stare  bordo perchè un non meglio precisato sciopero non consentiva l'arrivo delle scale per lo sbarco.Alla fine ne è arrivata una sola e tutti silenziosi e rassegnati siamo scesi dall'uscita di prua. Intanto, ore 23,25 mentre scrivo mia figlia  per telefono mi assicura che l'udienza non è ancora finita .Certamente finira! Tutto normale? Può darsi. Ma qualche dubbio si insinua :i cittadini saranno sempre disponibili  per l'opera dei pupi?

domenica 11 novembre 2012

D N A ..... CICCIOLINA

Ci mancava anche  questo! Ilona Staller, la non dimenticata " Cicciolina " degli anni 80, vuole fare un nuovo partito, con un investimento non superiore a centomila euro.Si presenterà alle elezioni e spera di essere eletta. I conti son presto  fatti : è stata già parlamentare con il Partito Radicale. Nessuno che ricordi una sua iniziativa politica. Ma  siccome gli anni passano anche per lei, è già andata in pensione con euro 6.200 mensili ( mi pare che sia stata parlamentare dal 1986 al 1992).Se ce la farà, il suo investimento le consentirà per altri cinque anni di stare sui banchi di Montecitorio, di avere uno stipendione con il quale rifarsi ampiamente dell'investimento e si assicurerà l'arrotondamento della pensione -  che continuerà a percepire -  aggiornata con il più democratico sistema contributivo approvato dal Parlamento della vergogna. A proposito: il nuovo partito si chiamerà DNA e cioè Democrazia Natura  Amore. Siamo tutti contenti. E' interclassista e non scontenta nessuno. Ilona non pretende di essere pupara ma sa che ci sono sempre tanti pupi per accontentarla.Visti i risultati già ottenuti ed il calcolo fatto,un posto di ministro delle Finanze potrebbe pure starci.

sabato 10 novembre 2012

GAD VERMER ?

Pare che il buon Beppe Grillo, il traversatore dello stretto,sia stato intossicato dai gas dell'Etna al culmine della sua scalata al vulcano. Dicono che ,sceso dal vulcano più alto d'Europa , lo scalatore, - di spirito profetico dotato - abbia  visto ai suoi piedi l'Italia intera ,non solo la Sicilia ed ha cominciato a parlare e parlare e parlare ancora.I cattivi ed invidiosi suoi detrattori affermano che - quanto a parlare-  non ha rivali ma nessuno ricorda un solo suo  progetto  - non si pretende un' opera - solo  fattibile o  semplicemente credibile.Invidiosi e lividi i suoi antagonisti ! E poi quel Gad Lerner, verme ebreo!! Come? si!  pare che il traversatore  abbia detto così e lo abbia scritto sul suo blog. Ma poi lo ha ritirato, pare lo abbia chiesto, gentilmente - forse strisciando - lo stesso Gad. Raccontano che, tolto dal Blog, i bravi e fedeli seguaci del traversatore ,scalatore etc etc etc abbiano continuato nei commenti chiamando il noto giornalista, Gad Vermer.E' tutto un caso ,naturalmente, perchè il nuovo Puparo non è certamente Hitler, ha solo il 18%, perbacco solo un po di più del baffuto dittatore ai suoi inizi ...E finiamola col dire che si sa come si comincia e non si sa come si finisce.......Per favore chiudete quella finestra... il fumo di quel forno ha uno strano odore!

venerdì 9 novembre 2012

LA POVERTA' e le NUOVE POVERTA'

Foto: Al ritorno dai campi - primi anni 60 

 Ho pubblicato su fb questa bella foto della Calabria dei primissimi anni 6o, per ricordare che quella era la condizione umana e civile di una parte importante della popolazione.Lasciamo perdere la mistica del  bel tempo perduto: quella era POVERTA'. E' stato osservato che si, era cosi. Ma era più facilmente sopportabile la difficoltà  quotidiana, che era comune.Ed oggi, si è detto, c'è nostalgia della solidarietà di allora : oggi , nel tempo in cui la speranza è morta per tanti, tantissimi di noi. Certo.... Quanti anni sono passati ! Ed i modelli di sviluppo che pensavamo di potere dominare !?. Qualche errore?
Ero ancora al liceo e già parlavamo, in maniera molto critica della "società dei consumi".I più attenti commentatori mettevano in guardia .Herbert Marcuse, il filosofo di Francoforte, indicava il pericolo nella sua opera più conosciuta  , " L'Uomo ad una dimensione". Ricordo ancora lo spazzino ( così si chiamava l'  "operatore ecologico") che porta a porta raccoglieva i pochi rifiuti :  nel bidone su ruote  - che trascinava a mani -  entrava tutta la spazzatura delle case di quella strada. Sappiamo come è finita e perchè paghiamo gli "imballaggi" più del contenuto.Pure nessuno saprebbe tornare indietro e rinunziare.E' comprensibile. Ma questo modello di sviluppo, evidentemente non sostenibile, non poteva che portare qui: si è perso il raffronto tra le cose ed il loro valore ed anche i sentimenti sono "stravolti".Gli ascensori sociali si sono fermati e nessuno accetta la sua condizione, perchè ha negli occhi il luccichio delle cose viste e non raggiunte, nella mente e nel cuore il dolore del merito non riconosciuto o non più riconoscibile, nella coscienza la consapevolezza delle difficoltà, il pericolo della mortificazione quotidiana, la mancanza della prospettiva. Si può superare tutto ciò? Certamente! Con un nuovo sentire comune. Dopo la guerra quel sentire si è confrontato con una corale volontà di risalire la china e ricostruire.Ed oggi?  lo si potrà fare intorno a valori comuni, a minimi comuni denominatori delle esigenze sociali, attorno a nuove regole di un nuovo patto sociale.Dovremo essere capaci di questo, dovremo meritarci di fare questo.E come al solito liberandoci di padri della Patria, dei pupari di turno.

giovedì 8 novembre 2012

P U P A R I & P U P I : TAPPETO ROSSO CINA

P U P A R I & P U P I : TAPPETO ROSSO CINA: Le cronache di oggi ci dicono che in Cina è in corso il congresso del   Partito Comunista. Il segretario generale  uscente afferma che «se ...

P U P A R I & P U P I : TAPPETO ROSSO CINA

P U P A R I & P U P I : TAPPETO ROSSO CINA: Le cronache di oggi ci dicono che in Cina è in corso il congresso del   Partito Comunista. Il segretario generale  uscente afferma che «se ...

TAPPETO ROSSO CINA

Le cronache di oggi ci dicono che in Cina è in corso il congresso del   Partito Comunista. Il segretario generale  uscente afferma che «se non affrontiamo il problema, la corruzione potrebbe provocare una crisi del Partito e anche un crollo dello Stato». E poi: «Non copieremo mai il sistema politico occidentale». Ma qui è il punto, caro compagno! Avete copiato - prima del sistema politico- la forma peggiore del sistema economico, con uno sfruttamento inumano della forza lavoro.Siete riusciti  là dove le potenze coloniali non erano riuscite.A questo punto  chi sguazza nei  guadagni  del capitalismo di Stato e forma una classe di oligarchi onnipotenti sempre più interessata al privilegio, che interesse ha a copiare il sistema politico occidentale? a riuscirci sarebbe la fine.
Che tristezza! Una grande falce e martello domina  il proscenio della immensa sala dove pupi e pupari del Paese che fu del Grande Timoniere,  celebrano un grottesco rito. "Proletari di Tutto il mondo, unitevi!.".....  e già che vi trovate  state attenti a quel che succede in Cina, dove le bandiere - che furono rosse dal colore del sangue  dei martiri della Comune di Parigi - fanno oramai da orrendo  tappeto  per le sfilate dei nuovi  ricchi.

MI ( ni )STERO DEGLI INTERNI

La Ministra Cancellieri ha confermato la fiducia al Vice capo della polizia Izzo, accusato di un popò di imbrogli dalla solita lettera anonima del solito corvo.Le Procure di Roma e di Napoli si sono affrettate a confermare la esistenza di una bella inchiesta, forse due.Il Vice capo ha confermato le sue dimissioni  e la Ministra  valuterà ( cioè dirà di si, ma forse era meglio lo avesse fatto  prima).Collaudate tempeste di fango cadono sul Colle Viminale.Mistero degli interni, guerra tra pupari? Povera Italia.Non c'è nu parmu i nettu!

UGUALI PROPRIO

Una nottata davanti alla Tele per vedere quello che avremmo voluto vedere in Italia.La democrazia americana ci sbatte in faccia le sue scelte, partecipate, difficili ma chiare.Già stanotte  è stata stabilita la leadership per altri 4 anni.Con la benedizione e la preghiera ( sarà formale, ipocrita, rituale  ma è così) del candidato perdente.L'augurio era di avere buone notizie dall'Italia.Uguale, uguale. Dal Parlamento della vergogna ritornano le proposte di liste bloccate e di tre preferenze, del voto obbligatorio per almeno una donna ed amene discussione di genere.Tutti insieme appassionatamente a fare finta di decidere e non decidere veramente.Uguali  proprio alla  America che questa notte ha trionfato in televisione.Paese di pupi, senza speranza?

martedì 6 novembre 2012

OBAMA , ROMNEY E GLI STREGONI ITALIANI

 Mentre scrivo cominciano i collegamenti con l'"America" per conoscere i risultati della elezione del Comandante in capo degli States e del mondo occidentale.Obama o  Romney. Due  modi di sognare lo stesso sogno americano.Che è poi è questo che ha fatto grande l' America: la capacità di scontrarsi, ed anche di brutto, per poi trovare la sintesi ed andare avanti. Certamente profonde le differenze e gli approcci ma la passione - e lo si è visto - prende tutt 'e due gli schieramenti. La partecipazione alle primarie - quelle vere e collaudate ( non  lo scherzetto-dolcetto italiano), i finanziamenti pubblici delle campagne elettorali  etc. sono forme di partecipazione alle quali non siamo neanche lontanamente vicini. E la Grande America delle differenze, delle ricchezze ininimmaginabili e dei ghetti abissali si riconosce e va avanti.Lentamente ma inesorabilmente e sempre secondo lo stesso amatissimo meccanismo, la democrazia americana va avanti .Ed il 6 Novenbre di ogni quattr'anni è festa per tutti.

Oggi da noi, ancora scirocco.Ma ben altri venti spazzano la democrazia italiana.La  Susanna Camusso è un grande " uomo " italiano, consentitemelo senza  allusioni. Molte volte ha torto, spesso ha ragione da vendere.Ieri ha detto che "L'antipolitica è una moda alla fine della quale c'è l'autoritarismo e i partiti personali, ci sono gli stregoni e non un'idea democratica".Ed ha aggiunto che "gli stregoni si sconfiggono solo con la partecipazione." Brava Susanna! prendiamo esempio  ogni tanto dall'America, partecipiamo tutti alle scelte, con passione e amore per il bene comune.Non ci sarà spazio per gli stregoni, contro i  pagliacci forse ci siamo   vaccinati e se facciamo uno sforzo ci libereremo anche dei pupari.

 








lunedì 5 novembre 2012

NUOVA LEGGE ELETTORALE E VIZI ANTICHI

Oramai non si capisce più niente. Siamo a pochi mesi dal voto ed ancora non sappiamo con quale legge andremo a votare.Tutti diciamo che certamente non andremo con il porcellum. Ma quando pensiamo a questo  simpatico animaldemocratico andiamo diritto - con la testa e con il cuore- solo agli aborriti nominati.  Difficile pensare ad altro, il resto ci sfugge: nessuno di noi ricorda quale era il premio di maggioranza  ad esso connesso, quali i beneficiari, il diverso sistema per il Senato. Insomma non vogliamo i nominati ma  c'è chi rivuole la preferenza, chi ne vuole più di una, chi non vuole nominati ma non vuole preferenze ,con la scelta fatta dall'elettorato nei collegi uninominali. Intanto sta scadendo il tempo ed il Presidente Napolitano minaccia perfino di ricorrere al messaggio alle Camere come atto ultimo di persuasione.Mha! tra le tante battaglie combattute e perdute ricordo quella per il proporzionale  puro, come  era una volta.Un uomo,un voto. S'è detto che questa soluzione portava all'ingovernabilità ed alla creazione di troppi mini partiti. Guardiamoci intorno: con il porcellum sono scomparsi i piccoli partiti in prima battuta, se esclusi dalle coalizioni..La vendetta è stata servita ed i risultati sono evidenti : i partiti usciti dalle elezioni sono usciti anche dalle coalizioni, si sono divisi in  mille partiti e partitini : gli spazi di parcheggio più grande della Capitale sono  quelli del Gruppo misto alla Camera ; la coesione  i parlamentari l'hanno trovata solo  per la loro pensione. Si è pensato alla percentuale di sbarramento. Si è detto il 5 %. Ragionevole. Ma non si farà, non si è d'accordo su come  ed a chi attribuire il premio di maggioranza ( e la sua consistenza): al partito che otterrà maggiori consensi o alla coalizione ? Tutto si gioca sulla capacità di condizionamento dei risultati elettorali, confenzionando una legge  su misura. Si dice che il centrodestra perderà le elezioni, ma nell'attuale parlamento il centro sinistra è minoranza. Scegliere si risolve nel tentativo di quadrare il cerchio.Ognuno tira la coperta dalla sua parte, per sentire, dopo, meno freddo. Ora i Partiti, tutti, stanno perdendo una grande occasione: convincere la gente che la prossima sarà dovrà essere - una legislatura  della ricostruzione democratica, sostanzialmente con compiti e spirito da Assemblea costituente, per fare le cose imposte dalla crisi istituzionale che sta portando il Paese ad un ingiusto declino. Sarebbe onesto e dovuto ed una buona ragione per riportare la gente alle urne, chiedere fiducia e riparlare di politica, quella nobile e vera. Associare ad una proposta siffatta, per questi cinque prossimi anni , il proporzionale puro  - una testa un voto - potrebbe non essere azzardato, sarebbe capito. Un uomo, un voto.Non si farà, naturalmente, contarsi tutti è un pericolo.. ...a  pupi  e pupari  non conviene













domenica 4 novembre 2012

SUD DIREZIONE NORD:BIGLIETTO DI SOLA ANDATA

Ieri, su facebook ho condiviso una foto di operai calabresi in Valle d'Aosta, anni 50. Erano lavoratori di Castagna. Ho ricordato, nell'occasione, che in quegli anni e nei successivi anni  anni 60, che si ricordano "favolosi" solo per le canzoni, migliaia di  giovani, disoccupati, pieni di energia di speranze - e di rancori - partirono da San Giorgio Morgeto, un bellissimo paese che domina la Piana di Gioia Tauro, un Presepe  sormontato dai resti di un imponente castello. Oggi sono più i Sangiorgesi ad Aosta che in Calabria. Ho semplificato, naturalmente: il Norditalia e l'Europa tutta è stata terra di emigrazione. San Remo, Ventimiglia,, Torino, Bardonecchia, Milano, Torino, Brescia, Bologna, Cuneo persino, Nizza, Grasse, Dussendorf, Francoforte, la " Sguizzera", le miniere del Belgio e mille e mille nomi di località sconosciute, grani di un interminabile rosario..a  fare lavori pesanti, a sostituire i "nativi" che certi lavori non volevano più.
Gridava il poeta  Franco  Costabile - era il 1964 -  nel "Canto dei nuovi emigranti " : Noi siamo / le giacche appese / nelle baracche, nei pollai d'Europa."  Qualcuno ha ricordato le precedenti emigrazioni bibliche verso la " Merica", si è storicizzato, insomma .Oggi sono altri tempi! " Nonevvero ! "è stata la protesta. Nonevvero! l'emigrazione è un dramma di oggi e non è dissimile dal passato.....una tragedia. Forse non c'è il problema del biglietto per andare via, forse non si è più  gli analfabeti di allora, si parla un  linguaggio comune tra giovani, in fin dei conti è l'Europa, la Patria comune, tutti di casa ,europei, comunitari pergiunta. Ho sentito personalmente nei decenni passati importanti personaggi parlare dei nostri emigrati come gli Ambasciatori dell'Italia nel mondo: peccato che gli interessati non lo abbiano mai saputo, si sarebbero meglio regolati nelle difficoltà invocando le immunità diplomatiche. Ma oggi ? Ancora una volta te ne vai ma non per scelta, te ne vai per bisogno, te ne vai e non sai dove andare, una camera da dividere a prezzi paurosi, il lavoro a nero e  se non vuoi, fatti tuoi ! e senza potere risparmiare, e sempre se ti mandano da casa qualcosa per  sopravvivere, tanto le cose col tempo si aggiustano, è vero? Sud direzione  Nord. Mai il contrario. Allora non è cambiato niente! Allora tutto è fallito.No, cari amici, è ancor peggio. Non solo operai, non solo braccianti. Oggi partono anche i figli di quello che era il ceto medio, impoverito e disilluso da politiche infami, i figli dei professori, i professori senza lavoro, gli ingegneri, gli avvocati,i medici ed i figli dei medici, i figli dei proprietari di uliveti che devono regalare l 'olio, di mandarineti col prodotto a cinque centesimi al chilo, i figli dei cancellieri di tribunali, i delusi dai cento concorsi. Ed il prezzo è alto. Partono i giovani che più hanno coraggio  ed è il nostro territorio ad impoverirsi, ad invecchiarsi, a restare senza speranza. Poi dicono che non si spiegano il 18% in pochi giorni  di Grillo in Sicilia, Grillo che non ha una politica; ma gli altri che la  politica la fanno che politica è ,visti i risultati ? Italia di quali Valori, visti i risultati. Poi non si spiegano la diserzione dal voto. "Fatevela voi la guerra, io l'ho già persa" pensa chi parte. Dargli torto? anche se non è la soluzione. Ed allora parto, non voto.Non più pupi ed in culo ai pupari.La crisi la disegnano ogni giorno alla TV come  scostamenti di spread, di movimenti nelle sacre stanze degli istituti bancari centrali.  I movimenti sono ben altri, fatti  di uomini in carne ed ossa,  di bisogno di pane e di lavoro, di istruzione, di cultura, di libertà e dignità. Su queste bandiere si fanno le politiche per gli uomini. Accorgiamocene prima che sia troppo tardi, in questi mesi di impaurita campagna elettorale.

sabato 3 novembre 2012

MA E ' MEGLIO L'INTER DELL' "INTERNAZIONALE "?

  • Appena ho visto su facebook  la   foto  che troverete a fondo pagina  mi è venuto da ridere ed ancora rido.Non per la foto, no! e che nella mia vita mi sono proprio perso queste cose. Rido ancora, ma di me.Non sapere oggi, ad esempio, quante e quali siano le squadre di serie A, lo troverete incredibile. Per me è sempre stata la normalità ed ho visto le partite della nazionale ai mondiali, solo perchè il resto del mondo era fermo e mi sembravo un broccolo a non far niente. Ho studiato a Roma, ma  allo stadio olimpico ci sono andato una , dico una volta sola: , e non c'era, naturalmente nessuna partita:mi pare fosse il 1971 e  si celebrasse  il 50 anniversario del Partito comunista italiano. Ancora ho nelle orecchie e nel cuore il canto dell'Internazionale :" Compagni avanti il gran partito noi siamo dei lavoratori, rosso in petto un fiore c'è fiorito, una fede c'è nata in cuor ". Altro che Inter, Milan, Juve......Un giorno, a Nicotera, d'estate un paio d'anni fa, in televisione c'era la partita Roma - Lazio. Mio genero Fernando indossò con orgoglio la maglia della Lazio.Il marito di una mia nipote, romano de Roma, quella della Roma: lo fece come un Sacerdote quando indossa i sacri paramenti: e non vi dico il durante partita.Tutti matti pensavo.Comincio a dubitare.Da domani mi metterò alla ricerca di una vita di ricambio.Se sono su facebook ed ora ho anche un blog, sarà pure possibile. Forse ci sono altre ragioni oltre Di Pietro e Grillo, oltre le cause che perdi e vinci mentre scorre la vita...dei pupi e pupari della storia......

  • venerdì 2 novembre 2012

    GRILLO SPARLANTE ?

    Italia meravigliosa. Non ci siamo abituati ancora a vedere ed a sentire Monti, che già c'è Grillo che vuole sfondare la porta di Palazzo Chigi. Gli bastasse ! No! si è  già autoniminato grande elettore del nuovo Presidente della Repubblica. Dalle mie parti  non c'è consigliere comunale che dopo la elezione non si senta già deputato.Non parliamo dei Sindaci e familiari. Una cara ragazza ,che ben conosco, quando parlava del papà sindaco con nuovi e ignari amici diceva di essere  già figlia del senatore... Ma qui la questione è seria , il rischio è grosso e non è solo questione di  stile. C'è di mezzo l'Italia e non è retorica da strapazzo. Sarà che sono  invecchiato anche se  sono più giovane di Beppe l'attraversatore. Però scusate,  se Grillo andrà a Palazzo Chigi,  pensate che  dire " cazzo! "ogni tre parole - come ci sta abituando da anni - ci aiuti ad essere più credibili, non dirò in Europa - manco lo voglio pensare - ma anche in una sola isoletta del mar dei sargassi ? Certo l'aplomb di Monti, il suo forbito inglese, la sua indiscutibile Puparità internazionale  hanno proprio stonato a confronto della allegra brigata del bunga bunga, popolare,televisiva, spensierata e sopratutto  anticrisi. La Santanchè è proprio un'altra cosa, Signora Fornero!  Ma, finito un incubo, dovremo  per forza  passare ad un altro?  svegliarci e trovarci con una democrazia "del cazzo" ?

    Di Pietro: dal de Magistris al De Profundis

    Due Novembre. Il Partito de "L'Italia dei Valori "  - fino a pochi mesi fa occupato con successo  a fare eleggere il Sindaco di  Palermo e a sostenere  a Napoli  De Magistris - si prepara a cantarsi da solo un corale  De Profundis. I soliti diffamatori vanno dicendo che quando in questi anni Antonio Di Pietro si sperticava a dire il solito " Noi dell'Italia dei Valori" non si riferiva al Partito ma ai tre familiari che controllavano i valori mobiliari ed immobiliari. Quelli mobiliari corrispondevano sempre ai molti milioni di euro del finanziamento pubblico dei partiti, soldi nostri insomma.Quelli immobiliari - lì c'è un pò di confusione - perchè alcuni sono proprio personali, frutto degli investimenti resi possibili dai risarcimenti ottenuti per le diffamazioni subìte, dalla donazione  della Contessa Borletti e via ricevendo. Per gli altri, il valoroso chiarirà. Certo il numero dei cespiti è elevato, pur contando la solita masseria con il trattore , monumenti nazionali e vanto dei monti molisani. Ma  niente è diventato suo o del Partito a sua insaputa, perbacco, ci mancherebbe! Tutto si chiarirà. Il tempo è Galantuomo, come dicono dalle parti di Hammamet. Certo ha fatto senso l'immagine balbettante del custode dei sacri valori davanti alla incalzante giornalista di  Report. Quel sudore, quel pallore mortale ricordavano molti degli interrogati nei processi di mani pulite. Legge del contrappasso ? Come? lo pensa  anche Donati, capogruppo IDV alla Camera dei Signori deputati? ma come si permette questo nominato! Non c'è riconoscenza. Meno male che cè GRILLO. Il grande attraversatore dello Stretto, reduce del successo nella terra dei pupi, lo vuole Presidente della Repubblica dopo Napolitano. Non è che a Palermo  hanno aperto corsi accelerati di Puparo ?

    giovedì 1 novembre 2012

    C A N T O DEI N U O V I E M I G R A N T I

    IL CANTO DEI NUOVI EMIGRANTI di FRANCO COSTABILE
    llirica pubblicata dal grande poeta di Sambiase nel 1964,un anno prima del suo suicidio. Oggi una nuova, epocale, emigrazione di giovani è una ipotesi del tutto possibile.Cambia il tempo, non le cause. E' una lirica per i nostri giorni! 

     E' UNA LIRICA CHE MERITA DI ESSERE LETTA NELLE SCUOLE, RECITATA NEI TEATRI, RICORDATA ALL'APERTURA DELLE PUBBLICHE  ASSEMBLEE,  NEI CONSIGLI COMUNALI .
    E' UN MANIFESTO DI INDIGNAZIONE CHE I GIOVANI CALABRESI CHE NON VOGLIONO EMIGRARE PER VOLONTA' DEGLI ALTRI DOVREBBERO ADOTTARE E SVENTOLARE COME  UNA GRANDE BANDIERA PER DIRE CHE GIA' E' STATO DATO E CHE ORA BASTA!!
    (pino màcino)


    Ce ne andiamo.
    Ce ne andiamo via.

    Dal torrente Aron
    Dalla pianura di Simeri.
    ...

    Ce ne andiamo
    con dieci centimetri
    di terra secca sotto le scarpe
    con mani dure con rabbia con niente.

    Vigna vigna
    fiumare fiumare
    Doppiando capo Schiavonea.

    Ce ne andiamo
    dai campi d'erba
    tra il grido
    delle quaglie e i bastioni.

    Dai fichi
    più maledetti
    a limite
    con l'autunno e con l'Italia.

    Dai paesi
    più vecchi più stanchi
    in cima
    al levante delle disgrazie.

    Cropani
    Longobucco
    Cerchiara Polistena
    Diamante
    Nao
    Ionadi Cessaniti
    Mammola
    Filandari...

    Tufi.
    Calcarei
    immobili
    massi eterni
    sotto pena di scomunica.

    Ce ne andiamo
    rompendo Petrace
    con l'ultima dinamite.

    Senza
    sentire più
    il nome Calabria
    il nome disperazione.

    Troppo tempo
    siamo stati nei monti
    con un trombone fra le gambe.
    Adesso
    ce ne scendiamo
    muti per le scorciatoie.

    Dai Conflenti
    dalle Pietre Nere da Ardore.

    Dal sole di Cutro
    pazzo sulla pianura
    dalla sua notte, brace di ucccelli.

    Troppo tempo
    a gridarci nella bettola
    il sette di spade
    a buttare il re e l’asso.
    Troppo tempo
    a raccontarci storie
    chiamando onore una coltellata
    e disgrazia non avere padrone.
    Troppo
    troppo tempo
    a restarcene zitti
    quando bisognava parlare, basta.

    Noi
    vivi
    e battezzati
    dannati.
    Noi
    violenti
    sanguinari
    con l'accetta
    conficcata
    nella scorza
    dei mesi degli anni.
    Noi morti
    ce ne andiamo
    in piedi
    sulla carretta.
    Avanzano le ruote
    cantano i sonagli verso i confini.

    Via!
    Via
    dai feudi
    dagli stivali dai cani
    dai larghi mantelli.

    Ussahè…

    Via
    Via!

    Via
    dai baroni.

    I Lucifero
    I conti Capialbi
    I Sòlima gli Spada
    I Ruffo
    I Gallucci.

    Usciamo
    dai bassi terranei
    dal sudario
    dei loro trappeti
    dai parmenti
    della vendemmia
    profondi
    a lume di candela
    e senza respirazione.

    Via
    dai Pretori
    dalla Polizia
    dagli uomini d'onore.

    Non chiamateci.
    non richiamateci.

    È scritto
    nei comprensori
    È scritto
    nei fossi nei canali
    È scritto
    in centomila rettangoli
    alto
    su due pali
    Cassa del Mezzogiorno
    ma io non so
    che cosa
    si stia costruendo
    se la notte
    o il giorno.

    Ci sono raffiche
    su vecchie facciate
    che nessuno leva: l'occhio
    del Mitra
    è più preciso
    del filo a piombo della Rinascita.

    Addio,
    terra.
    Terra mia
    lunga
    silenziosa.

    Un nome
    non lo ebbe
    la gioventù
    non stanchiamoci adesso
    che ci chiamano col proprio cognome

    Nnoi
    Noi
    ce ne siamo
    già andati.

    Dai catoi
    dagli sterchi orizzonti.

    Da Seminara
    dalle civette di Cropalati.

    Dai figli
    appena nati
    inchiodati nella madia
    calati dalle frane
    dall'Aspromonte
    dei nostri pensieri.
    Spegnete
    le lampadine della piazza.
    scordiamoci
    delle scappellate
    dei sorrisi
    dei nomi segnati
    e pronunciati per trentasei ore.

    Cassiani
    Cassiani
    Cassiani
    Cassiani
    Foderaro Galati
    Foderaro
    Antoniozzi
    Antoniozzi
    Cassiani
    Cassiani

    La croce
    sulla croce,
    diceva l'arciprete.
    E una croce
    sulla croce,
    segnavano le donne.
    andavano
    e venivano.

    Foderaro
    Antoniozzi
    Antoniozzi

    È stato
    sempre silenzio.
    silenzio
    duro
    della Sila
    delle sue nevicate a lutto.

    È stato
    il pane a credenza
    portato
    sotto lo scialle
    all'altezza del cuore.
    Sono stati
    i nostri occhi stanchi
    guardando
    le finestre illuminate
    della prefettura.

    Carabinieri,
    fermatevi.

    Guardate,
    giratevi
    non c'è nemmeno un cane.
    Siamo
    tutti lontani
    latitanti.

    Fermatevi.

    Rrestano
    gli zapponi
    dietro la porta,
    icieli,
    i vigneti.
    La pietra
    di sale sulla tavola.

    I vecchi
    che non si muovono
    dalla sedia, soli
    con la peronospera nei polmoni.
    Le capre
    la voce lunga
    degli ultimi maiali scannati.
    L'argento
    a forma a forma di cuore, nella chiesa.
    Le ragnatele
    dietro i vetri, le madonne.
    la ragnatela del Carmine
    la ragnatela di Portosalvo
    la ragnatela della Quercia

    Restano le donne
    consumate da nove a nove mesi
    con le macchie
    della denutrizione
    della fame.

    Le addolorate
    Le pietà di tutti gli ulivi,
    Lavando
    rattoppando
    cucinando su due mattoni
    raccogliendo
    spine e cicoria.

    Cancellateci
    dall'esattoria

    Dai municipi
    dai registri
    dai calamai
    della nascita.

    Levateci
    il I giorno di scuola
    senza matita
    senza quaderno
    senza la camicia nuova.

    Toglieteci
    dalle galere.
    Non ubriacateci.
    Liberateci
    dai coltelli di Gizzeria
    dal sangue dei portoni.
    Non chiamateci da Scilla
    con la leggenda
    del sole
    del cielo
    e del mare.

    Siamo
    ben legati
    a una vita
    a una catena di montaggio

    Scioglieteci
    dai limoni
    dai salti
    del pescespada.

    Allontanateci
    da Palmi e da Gioia.

    Noi
    vivi
    Noi
    morti
    presi
    e impiccati
    cento volte
    ce ne siamo già andati
    staccandosi dai rami,
    dai manifesti della repubblica.

    Di notte
    come lupi
    come contrabbandieri
    come ladri.

    Senza un'idea dei giorni
    delle ciminiere degli altiforni.
    Siamo
    in 700 mila
    su appena due milioni.
    Siamo
    i marciapiedi
    più affollati.
    Siamo
    i treni più lunghi.
    Siamo
    le braccia
    le unghie d'Europa.
    Il sudore Diesel.
    Siamo
    il disonore
    la vergogna dei governi.

    Il Tronco
    di quercia bruciata
    il monumento al Minatore Ignoto

    Siamo
    l'odore
    di cipolla
    che rinnova
    le viscere d'Europa

    Siamo
    un'altra volta
    la fantasia
    degli dei.
    Milioni di macchine
    escono targate Magna Grecia.
    Noi siamo
    le giacche appese
    nelle baracche nei pollai d'Europa.

    Addio,
    terra.
    Salutiamo,
    è ora.

    L'AUTONOMIA COMUNALE SECONDO EDUARDO LAMBERTI CASTRONUOVO

    Ognissanti 2012

    Edoardo Lamberti mi è sempre stato simpatico.Non è facile che un uomo sia sempre e comunque ridente. Lui ci riesce.O è un vizio o è un dono. Propendo per la" seconda che ho detto ".Certo Lamberti  ha un particolare rispetto per le comunità,per la loro autonomia, un amore sviscerato per le Istituzioni, tanto da volerle occupare. Non sopporta di essere secondo. Aut Caesar aut nullus. Era , è "solo" assessore della morente Provincia di Reggio Calabria  e ....dunque......si è fatto sindaco. Di San Procopio, paese nobilissimo dei contrafforti aspromontani, terra di Gigi Marafioti che ricordo con grande rimpianto: grande educatore ed uomo di un Dio che identificava nel Prossimo. Si è fatto Sindaco, non l'hanno fatto. Era" libero" San Procopio e lo ha scelto. Pare avesse tentato in passato con San Roberto. Questione di Santi, ci vuole fortuna, si sa. Tutto secondo la legge, dicono.Ed infatti  lui - PRINCIPE REGGINO - ha presentato la sua lista, composta da suoi dipendenti, per lo più.Ha fatto presentare una seconda lista, fatta da suoi dipendenti, per lo più.Con 231 voti è stato eletto sindaco e la lista di minoranza ha preso 21 voti, la lista  ,e nemmeno un voto i singoli candidati.La legge, dunque, e la volontà popolare ( più o meno metà del corpo elettorale) sono salve.Una ballata popolare delle nostre parti  sversetta "u ficiru sindacu,oh chi bellizza, u ficiru sindacu, chi cuntintizza".Tutto regolare dunque.L'abuso della legge non è reato in Italia.I cittadini di San Procopio sono sicuramente contenti.Il loro sindaco li farà trovare ogni giorno sulla sua televisione privata - RTV - , e sarà festa tutto l'anno come nella canzone di Dalla.Ma per favore non si lamentino i cittadini di quell' ancor piu "ridente" paese se a qualcuno - come ha fatto per le Province - verrà in mente di cancellare le autonomie dei piccoli comuni.L'autonomia bisogna meritarsela, in Italia e nel mondo, rifiutando di essere pupi, di accettare pupari.