Il mondo è piccolo, si sa.Oramai è racchiuso nel palmo della mano. Smartphone, Iphone, tablett - e le tecnologie e le opportunità che racchiudono - sono i nostri nuovi padroni. Ieri ho ricevuto tante chiamate al telefono cellulare. Dall'Italia e dall' estero, da amici e da parenti sparsi per il mondo, mai conosciuti di persona, e ritrovati - ed è stata una piacevole sorpresa - con Internet. Volevano sapere, quasi in diretta, se a Gioia Tauro il terremoto - annunciato in quei minuti da molti bollettini multimediali - aveva fatto danni e se stavamo bene. Ero fuori Regione, ho chiesto a casa .Nessuno se n'era accorto in città , ma pare fosse stato avvertito nella zona di San'Eufemia .Terra ballerina, la nostra..da sempre.Il terremoto è una sorta di convitato di pietra, comunque presente nelle nostre vite.Ma un amico, su facebook lancia l'allarme: attenzione, i terremoti non si possono prevedere, certo.Ma si possono prevenire i disastri, con adeguata preparazione della popolazione. Se a L'Aquila , invece di tenere inutili riunioni, si fosse impiegato l'interminabile tempo dello sciame sismico a spiegare le norme comportamentali, il disastro umano sarebbe stato evitato.Può darsi. E certo ci conforta sentire, in questi giorni, della compostezza degli abitanti di Normanno e del Pollino, a fronte delle ripetute, ripetutissime scosse.Almeno sanno cosa fare , una volta che hanno deciso di rimanere.Ma in generale in Calabria ed a Gioia Tauro dove vivo, non è così. Siamo totalmente impreparati, quasi volessimo, non pensandoci, esorcizzare il pericolo.Per questo, forse, basta toccare ferro e dintorni.... ma la vita non la puoi affidare ai corni o ai ferri di cavallo. Ho proposto all' amico di facebook, che è un bravissimo geologo, di cominciare a darci da fare dando la mia immediata disponibilità a trattare con le Autorità comunali e con quelle scolastiche, programmi di educazione e prevenzione . Non potremo far nulla per le mille case mal costruite ed abusive- e quindi insicure - ma tanto altro si potrà fare fare .Il tempo de " armiamoci e partite " è finito, abbiamo tutti diretta responsabilità in queste cose e se dovesse accadere qualcosa ( tocchiamo tutto!) non potremmo prendercela, una volta, nemmeno con i pupari.
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