venerdì 16 novembre 2012

MEDIO ORIENTE :IL GIOCO ED IL DOLORE

MISSILI SU TEL AVIV. BOMBE SU GAZA. Nessuno vuole la pace in medio oriente,crocevia di tutte le egemonie. Non c'è il diritto internazionale nè la legge della forza. L'unica  legge osservata dal 1948 è quella del ricatto e tutto viene mantenuto in continuo e precario equilibrio dai soliti pupari del mondo.In mezzo due popoli impauriti che sanno che uguale è il colore del sangue, uguale il dolore, uguale la speranza.Ma sono impotenti.Proclamano lo stesso Dio e la  stessa discendenza da Abramo  ma qualcuno pensa sempre che gli altri sono figli di un dio minore e deve essere cosi, ad ogni costo .Ora le cose si complicano, se Dio vuole.Ora si devono risistemare equilibri che vengono da quella strana voglia di libertà che ha soffiato nella Primavera, ha riempito le piazze di Tunisi, Bengasi, Tripoli, Il Cairo, Damasco.Ed ha abbattuto i vecchi rais, prima  ricevuti, coccolati ed onorati nelle Capitali del mondo.Un pericolo per i pupari, sicchè occorre rimediare.C'è da scommetere che -  ancora una volta -  i giochi si riapriranno rilanciando il ricatto con i nuovi padroni, molto simili ai vecchi. E riprenderanno l'orrendo gioco che da oltre sessant'anni  tiene in mano il destino di quelle terre.  

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