Sei morti.Tornavano dalla raccolta dei mandarini di Calabria, le "clementine", succo e vita. Lavoratori giunti dalla Romania, a rinsaldare i legami di povertà con la Calabria.Corpi aggrovigliati tra le lamiere. Chissà, forse un italiano tra loro.Domani le polemiche. Oggi la pietà, per loro, per le loro famiglie.
E noi a ricordare, con Franco Costabile, cantore dei nuovi emigrati calabresi degli anni 60 - vedi blog del 1 Novembre 2012- la fatica di vivere di chi non ha altro che le sue braccia per vedere il futuro, la comunione di vita e di morte dei nostri popoli in fuga.Per questa sera non c'è posto per pupi e pupari. Il mio pensiero, come una preghiera laica, è solo per loro.
"Siamo
i marciapiedi
più affollati.
Siamo
i treni più lunghi.
Siamo
le braccia
le unghie d'Europa.
Il sudore Diesel.
Siamo
il disonore
la vergogna dei governi."
( franco Costabile 1964 e sembra oggi)
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