Oramai non si capisce più niente. Siamo a pochi mesi dal voto ed ancora non sappiamo con quale legge andremo a votare.Tutti diciamo che certamente non andremo con il porcellum. Ma quando pensiamo a questo simpatico animaldemocratico andiamo diritto - con la testa e con il cuore- solo agli aborriti nominati. Difficile pensare ad altro, il resto ci sfugge: nessuno di noi ricorda quale era il premio di maggioranza ad esso connesso, quali i beneficiari, il diverso sistema per il Senato. Insomma non vogliamo i nominati ma c'è chi rivuole la preferenza, chi ne vuole più di una, chi non vuole nominati ma non vuole preferenze ,con la scelta fatta dall'elettorato nei collegi uninominali. Intanto sta scadendo il tempo ed il Presidente Napolitano minaccia perfino di ricorrere al messaggio alle Camere come atto ultimo di persuasione.Mha! tra le tante battaglie combattute e perdute ricordo quella per il proporzionale puro, come era una volta.Un uomo,un voto. S'è detto che questa soluzione portava all'ingovernabilità ed alla creazione di troppi mini partiti. Guardiamoci intorno: con il porcellum sono scomparsi i piccoli partiti in prima battuta, se esclusi dalle coalizioni..La vendetta è stata servita ed i risultati sono evidenti : i partiti usciti dalle elezioni sono usciti anche dalle coalizioni, si sono divisi in mille partiti e partitini : gli spazi di parcheggio più grande della Capitale sono quelli del Gruppo misto alla Camera ; la coesione i parlamentari l'hanno trovata solo per la loro pensione. Si è pensato alla percentuale di sbarramento. Si è detto il 5 %. Ragionevole. Ma non si farà, non si è d'accordo su come ed a chi attribuire il premio di maggioranza ( e la sua consistenza): al partito che otterrà maggiori consensi o alla coalizione ? Tutto si gioca sulla capacità di condizionamento dei risultati elettorali, confenzionando una legge su misura. Si dice che il centrodestra perderà le elezioni, ma nell'attuale parlamento il centro sinistra è minoranza. Scegliere si risolve nel tentativo di quadrare il cerchio.Ognuno tira la coperta dalla sua parte, per sentire, dopo, meno freddo. Ora i Partiti, tutti, stanno perdendo una grande occasione: convincere la gente che la prossima sarà - dovrà essere - una legislatura della ricostruzione democratica, sostanzialmente con compiti e spirito da Assemblea costituente, per fare le cose imposte dalla crisi istituzionale che sta portando il Paese ad un ingiusto declino. Sarebbe onesto e dovuto ed una buona ragione per riportare la gente alle urne, chiedere fiducia e riparlare di politica, quella nobile e vera. Associare ad una proposta siffatta, per questi cinque prossimi anni , il proporzionale puro - una testa un voto - potrebbe non essere azzardato, sarebbe capito. Un uomo, un voto.Non si farà, naturalmente, contarsi tutti è un pericolo.. ...a pupi e pupari non conviene.
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