martedì 18 dicembre 2012

MARCO PANNELLA

Oramai non fa notizia.La farebbe solo morendo.Ma non  è il caso, caro Marco Pannella! Con tutti i guai ed i rimorsi sociali che ci portiamo dietro, la Tua morte  proprio no e proprio ora. Ma le urgenze  che il suo sciopero della fame e della sete richiamano ci sono  - eccome ! - e gridano alla coscienza di ognuno.Legalità, giustizia e  situazione carceraria sono criticità che da tempo ci pongono ai confini delle società sottosviluppate e ci relegano  tra i Paesi meno civili. Dispiace? ma è vero!Non ci sono alternative al fare in questi campi.L'allarme è lanciato ma la risposta tarda Non è facile per nessuno, di questi tempi, parlare della necessità dell'amnistia. Però le carceri scoppiano, nella vergogna di dieci detenuti in una stanza costruita per due. E non sono solo mafiosi.Per lo più sono  uomini e donne in attesa di Giudizio.Buona parte sarà assolta ma la pena rimarrà. Anche i pupari politici lo hanno capito.Fanno la fila, in queste ore per rassicurare il Marco Nazionale, anche se sanno di mentire..Fa piacere vederli ma non c'è un solo italiano che non  pensa che si tratta di una processione per  pulirsi la coscienza, non si sa mai. Ma qui  un solo pensiero per Marco Pannella.Affettuoso e sincero.Spesso, caro Marco sei insopportabile. Anche perchè ad 80 anni passati fai cose che pochi giovani hanno la forza di fare. Ma senza di te  saremmo sicuramente più soli e , guardando indietro,  non riconosceremmo la strada percorsa.Grazie.



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