Chiedete ad un povero cristo ristretto, per reati di poco conto, in una cella con altri dieci detenuti, cosa rappresenti la possibuilità offerta del trasferimento a casa , a scontare la pena "ai domiciliari".Non ci rinuncerà mai! Comodità che il condannato Sallusti rifiuta. Lui vuole andare solo in carcere, quello vero, con le sbarre insomma .Ed ecco fatto: arrestato, come da dovere, per essere portato al suo domicilio per la espiazione della pena, pare che già - come annunciato con rulli di tamburi e telecamere - abbia violato pubblicamente e spavaldamente la legge evadendo: sarà dunque processato e rischia altra condanna.Gioca con la Giustizia.E sbaglia. Si sa , in questi ultimi due mesi ha cercato personalmente di far valere finalità nobili per una campagna che apparentemente riguarda la libertà di tutti. Questione di stile, si diceva una volta. A farla gli altri quella campagna poteva avere un senso. Ma lui la fa in prima persona ergendosi a vittima ed a vendicatore delle vittime.Lui che non ha tenuto in alcun conto il dolore delle sue vittime.Ed ora vorrebbe costringerci a seguirlo nei suoi giochini con arresti e processi, sensa senso e senza buon senso.Tanto non è un morto di fame, lui è un pupone e pure mezzo puparo viste le frequentazioni, ed il carcere gli farà solo una ingiustificata pubblicità.Guareschi - che era Guareschi e non Sallusti - finì in carcere per avere diffamato De Gasperi.Fece il carcere e rispettò le regole, giuste od ingiuste che fossero. Non chiese sconti e non gridò al complotto.Per Sallusti il carcere è solo un lusso al quale non vuole, non vuole proprio rinunciare.E ci resti,perbacco!
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