sabato 1 dicembre 2012

IL LUSSO DEL CARCERE

Chiedete ad  un povero cristo ristretto, per reati di poco conto, in una cella con altri dieci detenuti, cosa rappresenti la possibuilità offerta  del trasferimento a casa , a scontare la pena  "ai domiciliari".Non ci rinuncerà mai!  Comodità  che il  condannato Sallusti rifiuta. Lui vuole andare solo in carcere, quello vero,  con le sbarre insomma .Ed ecco fatto: arrestato, come da dovere, per essere portato al suo domicilio per la espiazione della pena, pare che già - come annunciato con rulli di tamburi e telecamere - abbia violato pubblicamente e spavaldamente la legge evadendo: sarà dunque processato e rischia altra condanna.Gioca con la Giustizia.E sbaglia. Si sa , in questi ultimi due mesi ha cercato personalmente  di far valere finalità nobili per una campagna che apparentemente riguarda la libertà di tutti.  Questione di stile, si diceva una volta. A farla gli altri quella campagna poteva avere un senso. Ma lui la  fa in prima persona ergendosi a vittima  ed a vendicatore delle vittime.Lui che non ha tenuto in alcun conto il dolore delle sue vittime.Ed ora vorrebbe  costringerci a  seguirlo nei suoi giochini con arresti e processi, sensa senso e senza buon senso.Tanto non è un morto di fame, lui  è un pupone e pure mezzo puparo viste le frequentazioni, ed il carcere gli farà solo una ingiustificata pubblicità.Guareschi - che  era Guareschi e non Sallusti - finì in carcere per avere diffamato De Gasperi.Fece il carcere e rispettò le regole, giuste od ingiuste che fossero. Non chiese sconti e non gridò al complotto.Per Sallusti il carcere è solo un lusso al quale non vuole, non vuole proprio rinunciare.E ci resti,perbacco!




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