Ed allora dimissioni.Non poteva fare altro Monti, salendo al Quirinale.Possiamo avere la opinione che vogliamo del Presidente del Consiglio.Ma le regole della democrazia liberale le conosce tutte e non mi pare che manchi di dignità.Stava in piedi per un patto di onore stabilito con il Presidente della Repubblica, il PDL , il PD, l'UDC ed il FLI. Il Padrone del PDL gli ha tolto la fiducia - dopo averelgliela data 52 volte in un anno ( e gliela darà ancora per la legge di stabilità e quant'altro) - ma il Professore non ci sta a rimanere in piedi senza tutti , a star lì chiedere o elemosinare un voto favorevole.Non era nei patti e non glielo potrà chiedere nessuno.E' evidente la irresponsabilità della mossa del Puparo e la strumentalità dell'azione finalizzata alla bottega del teatrino, a Parlamento sostanzialmente già licenziato e con la data di elezioni già concordata.L'uomo che dal 1994 tiene in ostaggio il Paese , anche grazie all'ignavia di opposizioni dimentiche degli interessi popolari, non sa perdere e lancia la battaglia che lo porterà a Caporetto. Ma con una campagna elettorale violenta, basata sulla propaganda più bieca dalla quale da un anno - senza LUI - siamo stati tenuti lontani, cominciando finalmente una cura disintossicante che stava producendo i suoi effetti. Perderà , con i veleni che metterà in circolo, purtroppo ed ancora una volta il Paese.Quello dove il Boss aveva le radici e che amava , come usava dire dai tempi del discorso del 94, scritto con efficaci parole da Paolo del Debbio, filosofo,scrittore di programmi politici e suo dipendente. Aveva bisogno dello scontro, dei comunisti, delle tasse che imputa agli altri,e per questo non ha tenuto conto degli interssi del Paese.Non aveva più santi a cui votarsi - l'unico a dargli contrastate risposte era San Vittore . Ed allora niente di nuovo sotto il sole.....O forse ancora bisognerà convincere qualcuno di quali interessi sia servitore il tenutario di Arcore ?
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