Nessuno sa consumare le vendette come i democristiani. Il Gran Puparo, dunque, è andato a Bruxelles per la riunione del Partito Popolare Europeo." Popolari, gli impronti", mi vien da dire parafrasando Montale.Sapeva che avrebbe trovato la Merkel, una difficoltà sicura con i parlamentari del Gruppo italiano che non avevano digerito la sfiducia a Monti.Anche il Presidente del Gruppo, si sa, non avrebbe avuto il cuore tenero.Ma, suvvia, alla fine qualche incazzatura, una mezza barzelletta tra una marcindietro ed una smentita e poi tutto come prima, il tempo è medico per molte ferite e sarebbe tornato in Italia più puparo che pria. E invece no.Chi ti arriva nella capitale del Belgio a toglierti la scena ? e che ci fa qui quel distinto Professore, tra i popolari di Tutta Europa ? Si è proprio lui, è Monti, il primo Mario nazionale, più impostato e tagliente che mai, con quei sorrisetti sornioni che ti sciali a decifrare mentre si ispira in una gratificante visione di sè e del suo tecnicissimo e salvifico governo ( salva italia, salva spesa, salva ilva, si salvi chi può).Tutti con Mario e tutti a dire al Ridiscendente No, tu no! Lui, Silviuccio, quel no! lo aveva mandato a dire al successore, nello scenario della Camera ormai morente, con Angelinvassallo, tra lo scettico brusio dei deputati.Monti quel NO,TU NO! lo aveva affidato, in restituzione, ai Pupari di Europa, padroni anche del suo destino, in mezzo ad un coro da stadio per il Monti RE. Colpi di teatro dei pupi, non c'è che dire, e poveri noi!
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